Home \ News \ Pneumatici invernali: una questione di mescola

Pneumatici invernali: una questione di mescola

News
Pubblicato il 5 November 2020
Condividi
Le gomme delle nostre auto sono “vive” e hanno anche una data di scadenza

05Articolo realizzato in collaborazione con Hankook

A differenza di quanto comunemente si pensi, le gomme delle nostre auto sono “vive” e hanno anche una data di scadenza: le molecole che compongono il battistrada e che hanno il compito di generare grip tenendo la nostra auto incollata alla strada, con il tempo e le sollecitazioni – meccaniche e termiche – si deteriorano, con il risultato che, usura a parte, uno pneumatico tende a perdere le sue capacità con l’avanzare del tempo.

Se nella stagione estiva, utilizzando l’auto in maniera normale per gli spostamenti quotidiano magari non ce ne accorgiamo, utilizzare uno pneumatico invernale non adatto o molto vecchio può letteralmente separare un tranquillo viaggio in auto dalla compilazione di un CID (se non peggio!). Su strade innevate, ghiacciate o fredde, lo spazio di frenata di un’auto si allunga molto, e questo spazio può essere ridotto dal 30 al 40% utilizzando una gomma invernale rispetto ad una gomma quattro stagioni o, peggio, estiva. 

In tutto questo la parte del “leone” è giocata non solo dal battistrada – che è la parte che comunemente si nota su una gomma – ma dalla mescola: progettata per rimanere morbida a temperature gelide. Come un geco che si arrampica sicuro di sé su una lastra di vetro, uno pneumatico si attacca alla strada conformandosi e adattandosi alle piccole imperfezioni. I battistrada in gomma morbida di uno pneumatico invernale sono in grado di allargarsi e avvolgersi attorno a minuscole sporgenze dell’asfalto e anche su quello che può sembrare ghiaccio perfettamente liscio. Al contrario, gli pneumatici estivi, progettati per funzionare a temperature calde, si induriscono quando la temperatura scende.

In tutto questo, un po’ come in molti altri ambiti della nostra quotidianità, gli pneumatici invernali premium come Hankook i*cept evo2 hanno prestazioni migliori rispetto ai modelli “base”, questo grazie agli ultimi ritrovati nella chimica e nella tecnologia delle gomme e nel design del battistrada. Negli ultimi dieci anni infatti le prestazioni degli pneumatici invernali sono state notevolmente migliorate grazie allo sviluppo di mescole avanzate che consentono ai progettisti di rendere gli pneumatici più morbidi senza sacrificare altre proprietà critiche, tra cui l’usura e l’accumulo di calore dato dall’attrito e dall’isteresi (un processo che genera calore quando uno pneumatico si deforma ripetutamente mentre ruota sotto il peso di un’auto).

Hankook i*cept evo2 SUV, prestazioni di classe anche sulla neve 1

Il risultato è che uno pneumatico invernale alto di gamma può avere una trazione del 15% migliore rispetto ad un modello economico. Nella fattispecie, su Hankook i*cept evo2 il colosso coreano ha utilizzato una speciale mescola nella quale, oltre alla canonica dose di gomma naturale (più morbida) ha aggiunto una quantità di macromolecole a base silicea, capaci di aiutare la gomma a mantenere inalterate le doti di elasticità del battistrada anche alle basse temperature.

Questa soluzione, unita ad un profilo asimmetrico, permette di mantenere sempre un’area di contatto ottimale con l’asfalto, migliorando così le prestazioni della gomme sia sul bagnato che sulla neve, riducendo anche il fenomeno dell’aquaplaning. Per ridurre infine questo pericoloso fenomeno, gli pneumatici invernali sono ricoperti di scanalature (inclusi minuscoli canali noti come “lamelle”) che allontanano l’acqua ai lati, consentendo allo pneumatico di rimanere a contatto con la superficie e di permetterci di guidare in tutta sicurezza.

Pubblicato il 5 November 2020
Condividi