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Pneumatici: è il momento di cambiarli!

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Pubblicato il 24 March 2022
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Vediamo insieme a cosa fare attenzione e come leggere la nuova etichetta energetica, entrata in vigore a maggio 2021, per conoscere in dettaglio le prestazioni dei pneumatici.

Dal prossimo 15 aprile hai un mese di tempo per sostituire gli pneumatici della tua auto passando da quelli invernali agli estivi. Gli unici che non sono tenuti a effettuare il cambio sono gli automobilisti che hanno scelto un treno di gomme “all season”, adatte, appunto a tutte le stagioni.

INDICE
 Scegliere le gomme estive
 Occhio alla multa
 Quali pneumatici monta la tua auto?
 Leggi l’etichetta energetica
 L’importanza della manutenzione
 Occhio alla pressione
 Cerchioni e battistrada
Conservali così

A ogni temperatura la sua gomma. I pneumatici estivi hanno una mescola più dura rispetto a quelli invernali. Se le temperature sono elevate, il materiale di cui sono fatti si ammorbidisce aumentando l’aderenza alla strada e quindi la stabilità e la sicurezza del veicolo. Non è però solo il materiale delle gomme a cambiare, ma anche il loro profilo: hanno infatti scanalature più piccole e quindi un battistrada più adatto a temperature calde su asfalto sia asciutto sia bagnato. A migliori prestazioni nella tenuta di strada e in frenata si accompagna un contenimento dei consumi, un vantaggio non trascurabile né dal punto di vista economico né sotto il profilo ambientale. Tutte le caratteristiche che fanno degli pneumatici estivi il non plus ultra per le temperature miti, li rendono però inadatti all’uso in inverno, con climi rigidi e fondi ghiacciati o innevati. Per questo è importante cambiare il treno di gomme in base alla stagione.

Chi monta gomme estive con l’avvicinarsi dell’inverno può anche non cambiarle, ma dovrebbe evitare di percorrere strade fuori città con velocità sostenute. Se si usa l’auto su una statale in inverno, è caldamente consigliato il pneumatico invernale. Certo, la tenuta di strada con le temperature rigide non è ideale, però le catene garantiscono l’aderenza necessaria su fondi difficili. Chi invece monta gomme invernali con l’arrivo della primavera deve prepararsi a sostituirle con quelle estive. La finestra di tempo è ampia, compresa tra il 15 aprile e il 15 maggio. Passata tale data, se non si è provveduto alla sostituzione del treno di gomme, si rischia una sanzione amministrativa da 422 fino a 1.682 euro, alla quale potrà aggiungersi anche il ritiro del libretto di circolazione. In realtà la sanzione dovrebbe scattare soltanto per chi monta pneumatici con marcatura M+S (invernali), ma con indice di velocità (l’ultima lettera dei codici scritti sullo pneumatico) inferiore a quello che compare sul libretto di circolazione. Questo codice corrisponde alla velocità massima alla quale un pneumatico può viaggiare. In ogni caso la sostituzione è caldamente consigliata a tutti, perché con temperature superiori a 20 gradi il rischio di danneggiare gli pneumatici invernali è reale.

Ogni modello di auto, in base alla propria categoria, può montare solo un numero ristretto di taglie differenti, riportate sul manuale del veicolo. Prima di acquistare o sostituire le gomme è quindi bene controllare quali taglie sono adatte alla tua auto oppure, per comodità, basta orientarsi sulla stessa misura di quelle precedenti. Dove la trovi? È indicata da un codice come questo: 185/60 R14H. Una sigla simile compare sugli pneumatici della tua auto e indica perciò un tipo di gomma adatto a quella specifica vettura. A che cosa corrispondono queste lettere e numeri?

  • 185: il primo numero indica la larghezza dello pneumatico in millimetri.
  • 60: il secondo il rapporto in percentuale tra altezza e larghezza della gomma. Più è basso questo valore, più lo pneumatico è adatto ad auto sportive (che montano gomme più “tozze”).
  • R: questa lettera indica la struttura radiale della carcassa sotto la gomma, la più diffusa in assoluto.
  • 14: è la misura in pollici del diametro esterno del cerchione. Sul libretto spesso è indicato anche una misura diversa di diametro per la gomma invernale. Attenzione, questo implica comprare anche dei cerchi dedicati con relativo costo.
  • H: è la velocità massima omologata dell’auto che monta lo pneumatico.

La nuova etichetta degli pneumatici, in vigore da maggio 2021, assegna a ciascun prodotto due diverse classi espresse in lettere, entrambe su una scala da A a E. La prima lettera, posta a fianco di un’icona che rappresenta un distributore di benzina, è quella che riguarda l’efficienza nei consumi e dipende dalla resistenza dello pneumatico al rotolamento. La lettera A indica il livello di efficienza maggiore, quindi il minor consumo di carburante, viceversa la E corrisponde al consumo massimo.

L’altra lettera, posta a fianco di un disegno che indica la pioggia, esprime il livello di aderenza del pneumatico sul bagnato. Maggiore è l’aderenza (classe A) più corto sarà lo spazio di frenata.

Pneumatici sgonfi o battistrada usurati peggiorano la stabilità dell’auto in curva e la rendono meno sicura su fondo bagnato e quando freni. Inoltre, pneumatici troppo sgonfi fanno aumentare di parecchio i consumi di carburante, e in periodo di prezzi alle stelle non è proprio il caso di consumare più del dovuto. Per questo è importante mantenere sempre gli pneumatici in buono stato.

Anche quando sono correttamente bilanciate, le gomme non si usurano mai in modo uniforme: frenate, tipo di strada e curve possono incidere negativamente più su un lato che sull’altro. Fondamentale è tenere sempre sotto controllo la pressione del gonfiaggio (consulta il libretto di uso e manutenzione del veicolo per conoscere quella giusta, spesso riportata anche sul bordo della portiera del guidatore). Fallo con regolarità, prima e dopo un viaggio o dopo che l’auto è rimasta a lungo ferma.

Una pressione eccessiva può causare un’usura anomala della parte centrale del battistrada, che rimane più a contatto con la strada. Quando invece la pressione è insufficiente, a consumarsi in modo irregolare sarà l’area esterno (spalla) dello pneumatico.  Tieni presente che un gonfiaggio sbagliato può accelerare l’usura anche del 40%. Attenzione: il controllo della pressione va effettuato a temperatura ambiente, cioè con la vettura ferma da qualche ora, altrimenti i valori possono risultare alterati. In caso di perdita di pressione di uno pneumatico, fallo esaminare da un tecnico specializzato.

Oltre alla sicurezza, dicevamo, c’è il discorso consumi. Una gomma con un valore di pressione inferiore a quello ottimale consuma di più e ha vita più breve. Gli pneumatici perdono naturalmente pressione ogni 2 o 3 mesi (circa 0,2 bar) e ogni volta che si abbassa la temperatura di 10 gradi. L’85% di tutte le perdite di pressione è rappresentato da perdite piccole, diluite nel tempo e quindi non facilmente identificabili. Assicurati di utilizzare il valore di pressione “autostrada” quando percorri lunghe distanze o viaggi con carichi pesanti. Ricordati che il consumo di carburante aumenta dell’1-2% ogni 0,2 bar al di sotto la pressione ottimale.

Quando il battistrada (l’intaglio della gomma) arriva a una profondità limite di 3 mm è opportuno prendere di considerazione la sostituzione: le perfomance di guidabilità e sicurezza in frenata diventano peggiori rispetto a pneumatici nuovi. Il Codice della strada indica come limite 1,6 mm, al di sotto si è passibili di sanzioni. Ma è lo stato generale di salute di gomme e cerchioni che va verificato periodicamente. Bolle o tagli che raggiungono la tela laterale, per esempio, dovuti all’attrito contro il marciapiede, costituiscono un motivo sufficiente per decidere di sostituire lo pneumatico. Difetti come questi, infatti, possono provocare uno scoppio dello pneumatico – specialmente con il riscaldamento provocato dai viaggi in autostrada – con evidenti rischi per la sicurezza. Alcuni difetti possono dipendere da un problema nella convergenza delle gomme, ma solo un tecnico specializzato può fare con sicurezza questa diagnosi. Perciò se noti che qualcosa non va, non esitare a portare l’auto in officina per far controllare l’equilibratura delle gomme, che andrebbe comunque verificata ogni 10.000 km percorsi.

L’eventuale scambio degli pneumatici fra gli assi (senza incrociarli) rende uniforme il loro consumo e garantisce un comportamento stradale più equilibrato e quindi sicuro. Lo scambio va fatto a intervalli regolari e a percorrenze di 15.000/20.000 Km in caso di usura regolare. Più spesso in caso di usi particolari (sovraccarichi). Se ti trovassi a dover sostituire le due ruote anteriori per usura, non montare le gomme nuove sull’anteriore, meglio montarle al retrotreno e passare le posteriori davanti (solo se ancora in buone condizioni); tutto ciò per scongiurare il pericolo di instabilità della vettura data dalla differenza di aderenza.

Per una corretta manutenzione anche il modo in cui conservi i pneumatici per il periodo nel quale non li utilizzi è molto importante. La prima cosa da fare, man mano che si rimuovono le gomme, è segnare su ognuna la posizione che aveva nell’auto (per esempio AS – anteriore sinistro, oppure PD – posteriore destro). Quanto le rimonterai potrai cambiarne la posizione in modo da rendere uniforme l’usura. Una volta smontati, è opportuno lavare gli pneumatici con acqua, per togliere eventuali detriti, e asciugarli con cura prima di riporli per l’estate.

In che condizioni vanno tenuti? In un luogo chiuso, mai all’esterno, lontani da fonti dirette di calore, luce e ozono (come tubi e trasformatori elettrici) che, a lungo andare, possono deteriorarne la superficie tramite ossidazione. L’ideale è riporli in apposite borse e poi conservarli in piedi in cantina o in garage, su una superficie precedentemente pulita, dove non vi siano residui oleosi, macchie di benzina o di altre sostanze che possano danneggiarli.

Se non hai uno spazio adatto a conservare gli pneumatici puoi rivolgerti al tuo gommista di fiducia: quasi tutti offrono un servizio di conservazione pneumatici a tariffe intorno agli 80 euro a stagione. In questo caso sarà il professionista a garantirti che le condizioni in cui sono stoccati i tuoi pneumatici siano ottimali e tu non dovrai preoccuparti di nulla.

Pubblicato il 24 March 2022
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