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Trasporto bambini in auto: regole e consigli

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Pubblicato il 25 November 2021
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Finché il bambino non ha superato i 150 cm di altezza può viaggiare in auto solo se protetto con un sistema di ritenuta adeguato: il seggiolino, che dovrà cambiare per adattarsi alle diverse fasi di crescita del piccolo passeggero.

Vediamo insieme quali sono le categorie di seggiolini, come sono fatti, come sceglierli e anche come usarli correttamente.

INDICE
Gruppi e prezzi
Per seguire la crescita ne bastano due
Senza fretta
Omologazione: Cosa c’è da sapere
Come lo monto? Il sistema Isofix
Compatibile con la tua auto?
Usali nel modo giusto
Dispositivi antiabbandono

A seconda del tipo di omologazione, i seggiolini auto si suddividono in base al peso (dal Gruppo 0 al Gruppo 1/2/3, che coprono dal neonato fino al bambino di 36 kg), oppure all’altezza (Seggiolino I-size da 40-45 cm a 105 cm, ovvero dalla nascita fino a circa 4 anni), dopodiché si passa alla categoria successiva in base al peso.

Vediamo insieme tutte le varie tipologie di seggiolini, il peso o l’altezza per i quali sono adatti e una forchetta di prezzo indicativa per ciascuna tipologia:

Tipologia Prezzo
I-size (fino a 105 cm) 85- 600 €
Gruppo 0 (0-10 kg) 140-200 €
Gruppo 0+ (0-13 kg) 79-400 €
Gruppo 0+1 (0-18 kg) 50-500 €
Gruppo 1 (9-18 kg)  100-500 €
Gruppo 2/3 (15-36 kg) 50-300 €
Gruppo 1/2/3 (22-36 kg) 70-400 €
Gruppo 3 (22-36 kg) 20-80 €

Il Gruppo 0 comprende esclusivamente le navicelle omologate per l’auto, se si vuole utilizzare invece la navicella che fa parte del sistema trio, nella maggior parte dei casi bisognerà acquistare un kit a parte per poter trasportare il bimbo in modo sicuro in auto con prezzi per il kit che variano tra i 30 e i 60 € circa.

Per far viaggiare il bambino in sicurezza nel corso della sua vita fino al raggiungimento dei 150 cm possono bastare anche solo due seggiolini.

Dopo il primo seggiolino per neonati (Gruppo 0 e 0+), che a seconda del modello può arrivare fino ai 9 o ai 13 kg di peso, si può passare a un seggiolino Gruppo 1/2/3, che il bambino può usare dai 9 ai 36 kg.

In alternativa, chi sceglie un seggiolino per neonati del tipo I-size (da 40 a 105 cm, circa 4 anni), quando il bambino raggiunge i 15 kg di peso potrà poi passare a un Gruppo 2/3, che lo trasporterà fino al raggiungimento dei 150 cm. Occhio a scegliere il seggiolino I-size giusto, perché non tutti sono adatti dalla nascita ai 4 anni: alcuni potrebbero andar bene solo fino ai 18 mesi o solo a partire da 3-6 mesi.

Con il suo primo seggiolino il piccolo viaggia contro il senso di marcia, la posizione in assoluto più sicura per la protezione della testa in caso di incidente. Ha senso cercare di prolungare il più possibile questa modalità di viaggio anche quando il bambino comincia a crescere. Esistono seggiolini che consentono questa posizione anche fino ai 15 mesi e con alcuni I-size è possibile addirittura fino ai 4 anni. In ogni caso il consiglio generale è di non aver fretta di passare al seggiolino successivo, ma di attendere che il bambino abbia davvero raggiunto peso e altezza idonei al cambiamento. Questo vale a maggior ragione per il passaggio dal seggiolino al booster, un semplice cuscino di rialzo (Gruppo 3) che si può usare a partite dai 22 kg: non avere fretta di togliere al bambino le protezioni laterali offerte dal seggiolino, solo perché lui vuole sentirsi grande.

Dal 2013 ha fatto la sua comparsa l’omologazione I-size il cui scopo è quello di ridurre l’uso improprio del seggiolino facilitandone l’installazione, consentire il trasporto contro il senso di marcia fino a un’età più avanzata del bambino, fornire una migliore protezione dagli urti laterali e un sistema finalmente universale di compatibilità tra auto e seggiolino.

Controlla sempre l’etichetta di omologazione prima dell’acquisto: è un’etichetta arancione sul retro o sulla base della struttura. La sua presenza dice che il prodotto ha superato severe prove di sicurezza. Quali sono le omologazioni valide? ECE-R44/3, ECE-R44/4, ECE-R129 I-size. Altre omologazioni più vecchie (ECE-R44/1 e 44/2) non sono più valide e quindi è vietato vendere seggiolini che le riportano.

Il sistema internazionale di montaggio Isofix standardizza e rende più sicuro l’aggancio del seggiolino perché minimizza i rischi di scorretta installazione e al contempo offre migliore stabilità e protezione dagli urti, sia frontale che laterale. In pratica si aggancia il seggiolino alla scocca del veicolo con dei ganci, il che semplifica l’installazione rispetto all’uso delle cinture dell’auto e aumenta la stabilità, soprattutto se sono presenti tre punti di aggancio: due bassi tra lo schienale e la seduta e un terzo antiribaltamento. La cinghia Top Tether, presente sul seggiolino, si aggancia al punto di ancoraggio che si trova nel portabagagli o sul soffitto dell’auto. In sua assenza vi sono prodotti dotati di Leg support, una staffa che parte dal seggiolino e viene fissata tra il sedile posteriore e quello anteriore.

Il sistema Isofix aggancia il seggiolino all’auto, ma è poi indispensabile utilizzare le cinture del seggiolino (per i più piccoli) oppure quelle dell’auto (per i più grandi) per legare il bambino. Posizionare il bambino sul seggiolino senza chiudere e regolare bene le cinture vanifica l’efficacia del sistema di ritenuta.

Nonostante sia pubblicizzato come un sistema di installazione universale, non tutte le auto sono adatte a questo sistema di montaggio. Prima di acquistare un seggiolino Isofix occorre controllare che le auto su cui si viaggerà siano dotate di agganci Isofix e verificare se esiste il terzo punto di ancoraggio o se occorrerà un sistema a staffa. Alcuni seggiolini Isofix possono essere installati anche utilizzando le cinture di sicurezza, se la tua auto non ha gli agganci, o per posizionare il seggiolino su una seduta priva di agganci (spesso non ci sono nel posto centrale posteriore).

In genere i produttori di seggiolini forniscono informazioni sulla compatibilità dei loro seggiolini con i diversi modelli di auto. Fatti quindi dare la lista di compatibilità per verificare in maniera facile e rapida se il seggiolino in questione va bene sulla tua auto.

Comunque di solito i veicoli dotati di punti di ancoraggio Isofix li hanno nella parte posteriore dell’auto. Verificane la presenza anche a mano, toccando seduta e schienale dei sedili posteriori.

Va infine ricordato che i seggiolini che utilizzano il sistema Isofix sono mediamente più cari dei modelli che non hanno questi agganci, una differenza di prezzo che si aggira intorno ai 100 euro.

Qualunque sistema di ritenuta usato per un bambino che viene trasportato in auto è meglio delle sole cinture, o peggio ancora, di farlo viaggiare senza neanche le cinture. I seggiolini sono obbligatori per legge fino ai 150 cm di altezza e vanno scelti in base a peso e altezza del bambino. Fondamentale è però che siano montati in maniera corretta, altrimenti la protezione non è garantita.

Il punto più sicuro dove montarli è il sedile posteriore centrale, ma non in tutte le auto è possibile utilizzarlo: dipende dall’ampiezza del sedile, dalla lunghezza delle cinture e dalla presenza di agganci Isofix. Se il posto centrale non è disponibile, posiziona il seggiolino sul sedile posteriore a destra, dietro al sedile del passeggero: sarà più facile sistemare il bambino aprendo la portiera dal lato del marciapiede.

Il posto peggiore in cui collocare il seggiolino è il sedile anteriore, dove il bambino è maggiormente esposto agli urti frontali. Occhio agli airbag frontali: se il bambino viaggia contro il senso di marcia vanno disattivati per evitare danni letali, se invece viaggia in senso di marcia è meglio che siano attivi, ma è necessario arretrare il sedile.

Per dare maggiore comfort ai bambini che viaggiano su seggiolini del gruppo 2 e 3 puoi reclinare leggermente il sedile su cui è montato il seggiolino: staranno in una posizione più comoda se si addormentano.

Il seggiolino risulta inutile se il bambino non è allacciato correttamente con le cinture: ricorda, cedere a un capriccio potrebbe porre tuo figlio a rischio in caso di incidente.

Anche se sono omologati a norma di legge, i test di Altroconsumo dimostrano che non tutti i seggiolini proteggono il bambino allo stesso modo. Alcuni modelli vengono eliminati dai test proprio perché le prove, più severe di quelle dell’omologazione, alle quali li sottopongono fanno a volte emergere delle criticità. Sul sito di Altroconsumo trovi la classifica aggiornata dei modelli migliori.

Diversi tragici fatti di cronaca di bambini dimenticati in auto per una fatale distrazione del genitore hanno spinto a istituire l’obbligo per gli automobilisti che viaggiano con bambini fino a 4 anni di utilizzare un dispositivo antiabbandono. Chi non si adegua rischia una sanzione da 83 a 333 euro e la decurtazione di 5 punti dalla patente.

Esistono in commercio alcuni modelli di seggiolini che hanno un sistema antiabbandono integrato. Vi sono però anche sistemi indipendenti, dei cuscinetti da posizionare all’interno del seggiolino e su cui far sedere il bambino, utilizzabili con qualsiasi tipo di seggiolino. Purtroppo il Ministero non ha ancora dettato regole precise che aiutino a capire quale sistema possa essere considerato a norma. Nella confusione che questo vuoto legislativo ha generato, la responsabilità della conformità tra il sistema antiabbandono e il seggiolino è stata di fatto demandata ai produttori. La conseguenza è che questi indicano che nessun sistema è compatibile con i loro modelli di seggiolino tranne quelli commercializzati da loro. Quindi, se compri un seggiolino Chicco ti verrà segnalato come unico sistema antiabbandono sicuro quello proposto da Chicco e così via. In realtà gli esperti di laboratorio cui si rivolge Altroconsumo per i propri test sostengono che un cuscinetto dello spessore di pochi millimetri non può certo compromettere la sicurezza del seggiolino.

Il vantaggio dei sistemi indipendenti è che non ti vincolano all’acquisto di un particolare seggiolino e che puoi continuare a utilizzarli anche quando passi da un seggiolino al successivo man mano che il bambino cresce. L’ideale sono quelli con sensore sul seggiolino, che danno l’allarme immediatamente, ancor prima cioè che il guidatore scenda dall’auto. Quelli che funzionano tramite app e collegamento Bluetooth al telefonino dipendono dalle corrette impostazioni del telefono e naturalmente dal fatto che sia acceso e carico.

Per evitare il rischio di lasciare il bimbo in auto anche solo per pochi minuti, il Ministero fornisce qualche consiglio ai genitori:

  • Metti telefono, borsa e altri effetti personali sul sedile posteriore dell’auto accanto al bambino, in questo modo dovrai per forza dare un’occhiata prima di lasciare l’auto.
  • Metti la borsa del cambio del bebè sul sedile passeggero: un altro utile appunto mentale che ti ricorderà la sua presenza a bordo.
  • Prendi l’abitudine di controllare sempre e comunque tutti i sedili dell’auto prima di scendere.

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Pubblicato il 25 November 2021
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