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Il superbollo resta al suo posto: niente abolizione

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Pubblicato il 7 August 2023
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Per un attimo ci avevamo sperato un po’ tutti, ma alla fine il tanto odiato superbollo non è stato abolito.

Automobilisti in vacanza sotto l’ombrellone senza la tanto attesa buona notizia. Il superbollo resta al proprio posto, almeno per il momento. La Camera dei deputati, dopo il Senato, ha approvato il disegno di legge di delega per la riforma fiscale, che ha come oggetto una profonda revisione del sistema fiscale, dalle tredicesime all’Irpef e contiene anche un articolo che delega, appunto, al Governo le analisi e le considerazioni sull’eventuale abolizione della supertassa che colpisce le auto oltre i 251 CV. In pratica è un passaggio formale che gira la questione all’esecutivo.

Dal Governo filtra ottimismo sui tempi della cancellazione della supertassa: già in autunno potrebbero essere approvati i decreti legislativi per dare mandato all’esecutivo di portare avanti la riforma, che potrebbe concretizzarsi a inizio 2024 con l’entrata in vigore dei provvedimenti.

Abolizione sì, a patto che…

Il Governo si impegna a riorganizzare le tasse automobilistiche, “valutando l’eventuale progressivo superamento dell’addizionale erariale sulla tassa automobilistica – si legge nel testo del disegno leggeper le autovetture e gli autoveicoli destinati al trasporto promiscuo di persone e cose, aventi potenza superiore a 185 chilowatt”, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica a carico del settore delle tasse automobilistiche.

Detto in parole povere vuol dire che nell’immediato il superbollo resta al proprio posto, perché il mancato gettito della tassa, che ammonta a 100 milioni di euro l’anno, non sarebbe coperto da entrate alternative. E in questo momento di cambiamenti riguardo la politica fiscale, l’esecutivo non ha alcuna intenzione di sostenere nuovi costi.

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Cosa è il superbollo

È una è una sovrattassa che si applica alle vetture con potenza superiore a 185 kW (251 CV) e consiste nel pagamento di 20 euro per ogni kW in eccesso. È stato introdotto nel 2011 dal Governo Monti con l’obiettivo di partecipare attivamente a risanare i conti pubblici, anche se tale previsione si è rivelata sbagliata. In 12 anni ha garantito alle casse dello Stato 1,2 miliardi di euro, 100 milioni all’anno, e ha penalizzato il mercato delle supercar. Il superbollo prevede anche riduzioni in base all’età dell’auto: dopo 5 anni dall’immatricolazione si riduce a 12 euro per ogni kW in più rispetto a 185; 6 euro dopo 10 anni, 3 euro dopo 15 anni e non si applica a vetture che hanno più di 20 anni.

Pubblicato il 7 August 2023
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