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L’Italia contro l’Euro 7

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Pubblicato il 25 May 2023
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Otto Paesi europei si schierano contro il varo dell’Euro 7 e tra questi spicca anche la presenza dell’Italia

L’Italia guida il fronte comune contro lo standard Euro 7. Il nostro Paese e altre sette nazioni del vecchio continente hanno firmato e inviato alla Commissione europea un documento unitario per affermare la propria contrarietà al nuovo regolamento in materia di emissioni di automobili e furgoni.

Nel documento sottoscritto da Italia, Bulgaria, Repubblica Ceca, Francia, Polonia, Romania, Slovacchia e Ungheria vengono indicate le preoccupazioni dei governi per quanto riguarda la proposta di introduzione dell’Euro 7 a partire da luglio 2025. Gli otto Paesi bocciano senza appelli la misura proposta dall’Unione europea: “È irrealistica e rischia di avere effetti negativi sugli investimenti nel settore, già impegnato nella transizione verso l’elettrico – dice la nota – I requisiti per i nuovi standard di emissione Euro 7 devono essere considerati nel più ampio contesto legislativo dell’Unione europea”.

Nel mirino le emissioni di freni e pneumatici

Al centro delle proteste degli otto Paesi ci sono le nuove regole sulle emissioni in atmosfera di inquinanti da freni e pneumatici. “Viene percepita l’importanza di migliorare le performance in termini di emissioni che saranno ancora rilevanti dopo il 2035 – si legge nel documento inviato alla Commissione europea – in particolare per le particelle legate all’abrasione di freni e pneumatici, in quanto consentiranno al settore di concentrarsi sulle emissioni che saranno ancora prodotte dai veicoli elettrici dopo 2035”. “I nuovi valori limite per freni e pneumatici – prosegue il documento – dovrebbero tuttavia riflettere l’attuale sviluppo dei metodi di misurazione a livello delle Nazioni Unite, includere l’applicazione della relativa fase di monitoraggio a livello delle Nazioni Unite e tenere conto delle proprietà dei veicoli elettrici. Ciò consentirebbe di fissare i limiti di emissione a un livello adeguato”.

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Tutela dei consumatori e protezione dell’ambiente

Pochi giorni fa, nel corso dell’Automotive Dealer Day 2023 di Verona, il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini aveva anticipato alcuni dei punti fondamentali contenuti nel documento firmato dagli otto Paesi. “È fondamentale valutare correttamente l’impatto del quadro Euro 7 proposto – riporta il testo del documento – anche sul comportamento dei consumatori, e garantire che le nuove norme sulle emissioni siano adatte allo scopo, nel senso che siano realistiche rispetto allo stato dello sviluppo tecnico e in termini di analisi costi-benefici. Soltanto un regolamento ben equilibrato fornirà il contributo positivo atteso alla protezione dell’ambiente senza mettere a repentaglio il futuro e la competitività dell’industria automobilistica europea, compreso l’accesso alla mobilità per i cittadini e la sua convenienza”.

Pubblicato il 25 May 2023
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