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Michelin: quando gli pneumatici sono “green”

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Pubblicato il 12 June 2023
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Non basta una batteria a fare di un’auto elettrica un mezzo green. Anche i pneumatici fanno la loro parte. Ecco l’approccio di Michelin

L’abbassamento delle emissioni di CO2, voluto dall’Europa per contrastare il riscaldamento globale, riguarda tutta la filiera dell’auto, compresi i produttori di componenti e accessori. In particolare, le aziende costruttrici di pneumatici sono impegnate da tempo nella realizzazione di prodotti “puliti” con materiali sostenibili e nel far diventare i processi industriali più efficienti.

Michelin è tra le aziende più attive nella riduzione dell’impatto ambientale e ha varato il piano “All Sustainable Strategy” per ottenere la neutralità nelle emissioni di CO2 entro il 2050. Il colosso francese ha messo a punto un piano intermedio con scadenza 2030 per contenere l’impatto ambientale del 50% rispetto al 2010 e portare al 40% l’impiego di materie sostenibili nella struttura e nella mescola dei propri pneumatici.

Materiali sostenibili e pneumatici più efficienti

La strategia aziendale consiste in un insieme di progetti che hanno l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale in tutto il ciclo di vita degli pneumatici, a partire dalla ricerca di materiali sostenibili, all’estrazione “pulita” delle materie prime, fino all’uso di energia rinnovabile nei processi industriali. Nel piano Michelin ricoprono grande importanza gli pneumatici a basso indice di rotolamento, che agevolano la riduzione del consumo di carburante nelle auto tradizionali e di energia elettrica in quelle a zero emissioni. Va ricordato che gli pneumatici incidono per il 20% sul consumo di una vettura e avere gomme efficienti può consentire un risparmio notevole. In quest’ottica si inquadrano i nuovi pneumatici e.Primacy (per auto e suv) e Pilot Sport EV (la prima gomma sportiva per auto elettriche ad alte prestazioni) che contengono varie innovazioni tecnologiche dedicate all’ambiente.

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Un taglio a consumi ed emissioni con e.Primacy

Viene realizzato nella fabbrica di Cuneo quello che è il primo pneumatico sul mercato contrassegnato con la Dichiarazione Ambientale di Prodotto: è disponibile in più di 56 misure differenti e punta su prestazioni ed efficienza. La bassa resistenza di rotolamento permette di diminuire il consumo di carburante (fino a 0,21 l/100km) e di energia elettrica (fino a 30 km in più di autonomia) e di ridurre le emissioni di CO2 di 174 kg prendendo in considerazione l’intero ciclo vita.

Pilot Sport EV fa rendere di più le auto elettriche

Michelin Pilot Sport EV nasce per accrescere le prestazioni dinamiche delle auto sportive a batteria senza intaccare i livelli di autonomia. È stato messo a punto grazie all’esperienza della Formula E ed è in vendita in oltre 16 misure, da 18 a 22 pollici. La tecnologia ElectricGrip Compound è una delle innovazioni dello pneumatico premium: si tratta dell’impiego di una mescola più dura nella parte centrale del battistrada e una più efficiente sulla spalla al fine di contenere il consumo di energia nelle distanze più lunghe e consentire un chilometraggio maggiore.

Case produttrici più attente all’ambiente

Michelin non è sola. Anche gli altri produttori più importanti di pneumatici, già da diversi anni, sono impegnati nella riduzione dell’impatto ambientale, con la graduale eliminazione degli oli aromatici usati nella composizione della mescola che sono stati sostituiti con amalgamanti di origine naturale. Questa tecnica è stata usata per la nuova generazione di Michelin Energy Saver, per i nuovi Cinturato Pirelli e i modelli stradali di Yokohama.

Accanto all’utilizzo di materie di origine naturali, le aziende produttrici sono impegnate in prima linea in attività agricole come la coltivazione di caucciù, spesso caratterizzata da disboscamento selvaggio o coltivazione intensiva, progetti di riforestazione e salvaguardia delle riserve naturali. Il rinfoltimento delle aree verdi è una delle azioni più efficaci per centrare l’obiettivo della neutralità nelle emissioni di CO2. È impossibile cancellare le emissioni dalle attività produttive, ma possono essere bilanciate piantando alberi che durante il naturale ciclo vita assorbono quantità corrispondenti a quelle prodotte dagli stabilimenti.

Pubblicato il 12 June 2023
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