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Renault: i piani per il futuro

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Pubblicato il 14 April 2022
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Renault guarda al futuro non soltanto in chiave elettrica, investendo anche sul fronte del riciclaggio e della formazione

Il futuro della Renault si chiama elettrificazione, come annunciato dal ceo del brand francese, Luca De Meo, che ha parlato di “Renaulution”, la rivoluzione con svolta green del marchio.

Già lo scorso anno i transalpini avevano rivelato che la loro strategia avrebbe poggiato su tre punti cardine: carbon neutrality, sicurezza e inclusione per giungere alla neutralità climatica in Europa entro il 2040 e a quella globale entro il 2050.

Grandi investimenti per l’elettrificazione

Gli obiettivi sono ambiziosi e, per centrarli, Renault ha annunciato notevoli sforzi economici. Nei prossimi cinque anni l’Alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi investirà 23 miliardi di euro, che si vanno a sommare ai 10 miliardi già stanziati negli ultimi dieci anni.

Il piano prevede la nascita di cinque nuove piattaforme in grado di coprire tutti i segmenti di mercato e la creazione, entro il 2030, di una gamma di auto per l’Europa completamente a zero emissioni. La transizione energetica del gruppo francese prevede anche altre novità che affiancheranno i nuovi veicoli.

  • RE-Trofit: retrofitting di modelli del passato;
  • RE-Energy: sviluppo di applicazioni per la seconda vita di batterie e nuove energie;
  • RE-Cycle: riciclaggio e riutilizzo di parti e materiali e infine
  • RE-Start: innovazione e centro di formazione che riunisce tre entità, un centro di innovazione dedicato all’industria 4.0, un campus di formazione e un incubatore dedicato alla ricerca e all’innovazione nell’economia circolare.

Renault: ora punta tutto su piattaforme e batterie 1

I numeri del marchio

Nel 2021 il gruppo ha fatto registrare 46,213 miliardi di euro di fatturato, il 6,3% in più rispetto al 2020. In particolare, il fatturato del settore automobilistico si attesta a 40,404 miliardi di euro, facendo segnare un aumento del 7,1% sul 2020.

Inoltre Renault ha ottenuto un margine operativo positivo di 1.663 milioni di euro (3,6% del fatturato; 4,4% considerando solo il secondo semestre 2021). Nel 2020 si era arrestata a -337 milioni di euro. Il ramo auto, sul margine operativo, ha registrato un aumento, passando da 1.710 a 260 milioni di euro (0,6% del fatturato). Se prendiamo in considerazione tutti gli altri proventi e gli oneri di gestione, il risultato operativo 2021 si è attestato a 1.398 milioni di euro, in calo in confronto ai 1.999 milioni di euro nel 2020.

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La crisi delle materie prime

Il 2021 è stato un anno complicato. Renault è riuscita a compensare l’effetto negativo dovuto all’aumento dei prezzi delle materie prime, ma questo fatto ha pesato sui conti per 468 milioni di euro. E le difficoltà non sembrano essere finite. L’intero settore automotive deve fare i conti con la crisi di chip e semiconduttori che influenzerà negativamente l’attività anche nel 2022, rallentando la produzione, principalmente nel primo semestre. Malgrado questi problemi, Renault per il 2022 prevede di ottenere un margine operativo pari o superiore al 4% (in aumento rispetto al 2021) e un free cash-flow operativo del settore automobilistico pari o superiore al miliardo di euro (nel 2021 era stato di 1,217 miliardi di euro).

Pubblicato il 14 April 2022
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