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Tutto su Antonio Filosa, l’ad che dovrà risollevare Stellantis

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Pubblicato il 28 May 2025
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Antonio Filosa è il nuovo amministratore delegato di Stellantis. Napoletano, 52 anni, Filosa dovrà risollevare le vendite del Gruppo e affrontare la spietata concorrenza della Cina soprattutto sul mercato delle auto elettriche.

Stellantis ha un nuovo amministratore delegato. È l’italiano Antonio Filosa, che fino ad oggi ha guidato il gruppo negli Stati Uniti. Filosa colma un vuoto di potere durato quasi sei mesi, dopo le dimissioni date a dicembre da Carlos Tavares, manager portoghese alla guida del Gruppo dalla sua fondazione nel 2021.

Il mandato di Tavares sarebbe scaduto nel 2026, ma il calo delle vendite e dei profitti ha fatto propendere il Presidente John Elkann (che detiene la maggior parte delle quote di Stellantis tramite la holding di famiglia Exor) prima per il commissariamento e poi per la sostituzione.

Chi è Antonio Filosa

52 anni, nato a Napoli, Antonio Filosa entra in Fiat nel 1999. In pochi anni comincia la scalata dell’azienda, che lo spedisce in America Latina e poi lo nomina capo di quella regione nel 2018.

Quando nasce Stellantis nel 2021, Filosa mantiene le redini del Sud America. Lì conosce anche la moglie, un architetto brasiliano con cui ha due figli.  Nel 2023 è stato chiamato a guidare Jeep, ruolo abbandonato solo nel 2025 quando la proprietà gli ha affidato il compito di “global chief of quality”.

La sua esperienza in tre continenti risponde a quel “profilo globale” ma con radici in Italia che la Casa stava cercando per risollevarsi. Dall’ottobre 2024, il manager è stato chiamato da Elkann negli Stati Uniti.

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Filosa con Carlos Tavares

Infine la promozione ad amministratore delegato, deliberata dal consiglio d’amministrazione all’unanimità. Filosa, ha detto la Casa, ha ottenuto “un comprovato successo durante i suoi 25 anni nell’industria automotive”. 

L’inizio del nuovo corso ha una data: 23 giugno, quando il manager prenderà ufficialmente la guida del Gruppo. Nella stessa data, Elkann dovrebbe nominare anche un nuovo team che lo accompagnerà.

Sul tavolo si troverà alcuni dossier scottanti: dalla guerra dei dazi lanciata dagli Stati Uniti fino al calo drammatico dei profitti.

Non vanno dimenticati anche i malumori degli operai degli stabilimenti storici del Gruppo. A partire da quelli di Mirafiori, a Torino, che negli ultimi anni hanno alternato cassa integrazione a poche giornate di lavoro, e continuano a temere la chiusura.

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Il nuovo ad è uomo di grande esperienza internazionale

Le sfide del nuovo ad

Primo obiettivo: aumentare i profitti sul mercato statunitense, ad oggi il più importante per la Casa. Non sarà facile, viste le tariffe del 25% imposte dal presidente statunitense Donald Trump su auto e componentistica importate da Europa e Asia.

Stellantis aveva annunciato un piano da 5 miliardi per gli USA, ma a causa dell’incertezza dovuta alle barriere commerciali il Gruppo ha sospeso tutte le previsioni di bilancio.

Secondo obiettivo: aumentare le vendite. Il dato da cui partire è il calo del 70% dei profitti e del 17% dei ricavi registrato a fine 2024, che rende precaria la sua quarta posizione per vendite a livello globale.

Alcuni analisti del settore automotive dicono che il nuovo ad potrebbe anche ricorrere a drastiche misure di razionalizzazione dei 14 brand che compongono il portafoglio del Gruppo.

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Filosa ha guidato anche Jeep per due anni

A questo dovrà aggiungersi lo sforzo per l’elettrificazione, che sarà fondamentale per fare concorrenza alla Cina, che si sta prendendo pezzo dopo pezzo il mercato europeo delle auto a zero emissioni.

Infine, c’è il capitolo occupazione, con gli operai in sciopero soprattutto nello stabilimento storico, quello di Mirafiori a Torino. Stellantis ha avviato lì la realizzazione dei primi esemplari della 500 ibrida, ma non basta. Altri modelli importanti del marchio come la Grande Panda, la Topolino e la 600 continuano a essere prodotti negli stabilimenti con una manodopera più economica.

“Siamo fiduciosi che Filosa rimetta gli stabilimenti italiani al centro – ha detto il segretario generale UILM Torino Luigi Paone – ma sarà importante anche il lancio dell’indotto”, cioè di tutte le fabbriche medie e piccole che producono componenti per Stellantis.

Pubblicato il 28 May 2025
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