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Auto elettrica: le soluzioni alternative per la mobilità di domani

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Pubblicato il 6 June 2022
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La ricerca della massima efficienza sulle auto elettriche porta i costruttori a cercare nuovi sistemi per alimentare i veicoli. Ecco quelli più interessanti

L’auto elettrica, ad oggi, rappresenta per molti il futuro della mobilità. Tuttavia, quello dell’efficienza continua ad essere il punto focale delle moderne auto a batteria. I costruttori, quindi, accanto alle soluzioni “classiche”, stanno lavorando a tecnologie innovative che, probabilmente, vedremo nelle vetture che potremo comprare in concessionaria nei prossimi anni. Vediamo quindi quali sono quelle più interessanti o, semplicemente, più fuori dagli schemi.

Pannelli solari

I costruttori le provano un po’ tutte per aumentare quanto più possibile l’autonomia delle moderne auto elettriche. Una soluzione apparsa ormai diverso tempo fa è quella dei pannelli solari montati direttamente sula carrozzeria. L’idea, tuttavia, è stata ben presto accantonata a causa della scarsa capacità dei pannelli di immagazzinare energia. Per dirla senza tanti giri di parole, per poter ricaricare kWh sufficienti ad aumentare davvero l’autonomia di un’auto alla spina bisognerebbe ricoprire tutto il veicolo con pannelli solari, e anche in questo modo probabilmente l’energia recuperata non sarebbe sufficiente. La soluzione, quindi, è stata decisamente ridimensionata e oggi su alcuni modelli vengono proposti come optional dei pannelli solari di dimensioni contenute, capaci di alimentare ad esempio il climatizzatore a vettura spenta.

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Motori nelle ruote

La soluzione dei motori nelle ruote affonda in realtà le sue radici nei primi del ‘900 quando apparse per la prima volta le Lohner-Porsche, spinta proprio da una serie di motori elettrici montati direttamente nei mozzi delle ruote. Il sistema, almeno sulla carta, è molto efficiente. Questo infatti permette di liberare spazio all’interno dell’abitacolo grazie al minore ingombro rappresentato dalla meccanica. Ma c’è un rovescio della medaglia: questo è rappresentato dal notevole aumento delle masse non sospese, quelle quindi collegate alle ruote, che vanno ad influire in maniera importante sulla dinamica del veicolo.

Batteria nella carrozzeria

C’è chi come Volvo ha tentato di ridurre gli ingombri rappresentati dalle batterie inserendole direttamente al posto di interi pannelli come cofani e portiere. Questa tecnologia si basa sull’applicazione di batterie al litio in laminato che, oltre ad essere meno soggette a surriscaldamento, permettono anche di contenere il peso della vettura nell’ordine del 15% rispetto alle altre auto elettriche. Un primo prototipo è stato presentato nel 2013, ma quest’applicazione pare, almeno per il momento, non avere futuro.

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Ruote cinetiche

Anche i costruttori di pneumatici stanno lavorando allo sviluppo di sistemi inediti per il recupero dell’energia. Lo fa ad esempio Michelin con il suo pneumatico Vision, che è in grado di recuperare energia attraverso il rotolamento stesso della gomma. Una particolare struttura interna di tipo flessibile è capace di recuperare energia da inviare poi alla batteria, sfruttando un sistema simile a quello del recupero dell’energia attraverso le sospensioni messo a punto da Audi.

 

Pubblicato il 6 June 2022
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