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Auto divenute icona: Volkswagen Golf

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Pubblicato il 15 November 2023
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La Volkswagen Golf non ha bisogno di presentazioni. Rappresenta un’icona non soltanto per il brand tedesco, ma per l’intera storia dell’auto

Volkswagen Golf, un nome una garanzia. L’auto tedesca di segmento C è la compatta per eccellenza, la due volumi numero uno nelle vendite all’interno del proprio segmento e non solo: per 13 anni consecutivi è stata la vettura più venduta in Europa, primato che ha saputo riprendersi anche successivamente in varie occasioni. In quasi 50 anni, più di 30 milioni di automobilisti hanno scelto, con grande soddisfazione, una Golf, giunta oggi all’ottava generazione.

Questa icona dell’industria automobilistica nasce nel 1974, con la casa di Wolfsburg alle prese con la crisi più grave della propria storia. In un contesto di estrema difficoltà i vertici Volkswagen decidono di rimpiazzare il mito del primo dopoguerra, il Maggiolino, con un nuovo modello che ne cambia totalmente le linee e la filosofia costruttiva; un’auto capace, nel corso degli anni, di rinnovarsi con un costante processo di innovazione nella tradizione, mettendo sempre al primo posto qualità, affidabilità e tecnologia.

Auto divenute icona: Volkswagen Golf 6

 

Stile italiano e novità fin dall’esordio

La parola innovazione è di casa quando si parla della Golf, che rompe con il passato già a partire dall’aspetto. Il design è tutto italiano, per mano della matita magica di Giorgetto Giugiaro, che mette da parte le forme arrotondate del Maggiolino, per creare una vettura tutta spigoli e linee rette. La grande rivoluzione Volkswagen abbraccia anche la meccanica, che passa da tutto dietro a tutto avanti: motore e trazione sono ora di fronte ai passeggeri, aumentando l’abitabilità; il raffreddamento del propulsore, invece, abbandona l’aria per sfruttare il liquido.

Auto divenute icona: Volkswagen Golf 5

 

Il 1976 è un’altra data da segnare in rosso nella storia della compatta: arrivano una versione ancora più leggendaria, se possibile, la Golf GTI e una pioniera come la Golf diesel. Il modello sportivo pesa solo 860 kg e ha una potenza di 110 CV che le permette di raggiungere la velocità massima di 181 km/h, numeri di tutto rispetto per quegli anni. Il modello a gasolio monta un motore da 1.500 cm cubici incredibilmente silenzioso ed economico che consente di risparmiare due litri di carburante ogni 100 chilometri percorsi rispetto alla versione benzina di pari potenza. Nel 1979 debutta la versione cabriolet: in 14 anni vengono vendute 388.552 unità, record mondiale per una decapottabile.

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La seconda generazione riesce nell’impresa di superare la prima

La Golf II esordisce nel 1983 e, in otto anni,viene venduta in 6.408.321 esemplari, superando i 6.307.145 consegnati in nove anni della prima generazione. Alla base del successo clamoroso ci sono ancora una volta le innovazioni proposte dalla Volkswagen: aumentano l’abitabilità, la capacità di carico e la guidabilità dell’auto, che viene dotata di iniezione e testata con due alberi a camme in testa e sedici valvole: la novità debutta sulla GTI 16V, che arriva a 139 CV di potenza e 210 km/h di velocità massima. Per chi è alla ricerca di grandi prestazioni c’è la G60 da 160 CV, la versione più estrema, sovralimentata tramite compressore volumetrico. I tedeschi dimostrano di vederci lungo anche con la Syncro, che nel 1986 presenta anche la trazione integrale, e dà origine alle versioni Country (antenata delle attuali all-road), G60 Rallye e Limited. Come se non bastasse, arriva anche la GTD, la versione sportiva diesel, una “visione” di grande attualità anche ai giorni nostri, con turbo e l’intercooler che fa concorrenza ai motori benzina, forte dei 70 CV. A fine 1990 la seconda generazione si appresta a salutare: in totale la Golf ha superato i 12 milioni di esemplari venduti nel mondo e in Italia ha registrato il record di consegne annue, con 107.794 unità nel 1987.

Auto divenute icona: Volkswagen Golf 3

Con la terza generazione debutta la station-wagon

La Golf III debutta a fine 1991 (è Car of the Year nel 1992) e propone di serie, anticipando i tempi, il doppio airbag. La nuova compatta presenta forme arrotondate, segnando una netta discontinuità dalle serie precedenti, e continua a piacere agli automobilisti. Arriva anche la VR6 da 2,8 litri di cilindrata e 174 CV, versione a 6 cilindri a V ma alternati e con un angolo tra le bancate di soli 15°, in modo da diminuire l’ingombro e permettergli di entrare trasversalmente nel vano motore. La Volkswagen non si accontenta e produce anche la VR6 Syncro a trazione integrale da 2,9 litri e 190 CV. Altra novità degna di nota è l’esordio dell’iniezione diretta sul diesel 1.9: 90 CV con consumi contenuti grazie all’efficienza del nuovo sistema di alimentazione. Nel 1993 arriva la nuova Golf Cabrio, seguita dalla Variant, la station-wagon. La Golf III saluta a fine 1997 con 4.834.797 di unità vendute.

Auto divenute icona: Volkswagen Golf 2

La quarta generazione è la più amata

La Golf IV debutta a inizio 1998 e, ancora oggi, da tanti è considerata la migliore in assoluto, grazie anche al design sempre attuale. La struttura è completamente rinnovata in modo da offrire massimo comfort ed efficienza; in più la carrozzeria zincata permette a Volkswagen di offrire 12 anni di garanzia contro la corrosione. Novità anche per quanto riguarda i motori: l’1.8 benzina con 5 valvole per cilindro e il diesel da 150 CV e alimentazione con iniettori pompa, estremamente efficiente. La 4×4 cambia nome, da Syncro a 4Motion; mentre la Variant arriva l’anno seguente. Nel 2001 è l’ora della R32, la Golf più potente di sempre con il 3.2 V6 da 241 CV a trazione integrale. La quarta generazione saluta con 4.203.895 di esemplari venduti.

Volkswagen Golf esterni

Le innovazioni continuano fino ai giorni nostri

La storia della Golf va avanti fino a oggi ed è sempre legata alle novità che ha saputo apportare. Nel dicembre del 2003 debutta la quinta generazione, che fa segnare il record negativo di vendite, 2.344.182 unità, più per questioni estetiche che di merito. Come da tradizione, introduce importanti innovazioni, come la trasmissione DSG (prima a sei e poi a sette rapporti) a doppia frizione che rivoluziona la concezione del cambio automatico e la TSI, iniezione diretta e sovralimentazione per i motori a benzina. Debutta anche la versione cabrio-coupé, la Eos, con base Golf e tetto apribile in metallo. La Golf VI è datata 2008, anche se più che una nuova generazione è una profonda rivisitazione della serie precedente e si conferma in cima alla classifica di vendite in Europa fin dall’esordio. La sesta generazione introduce l’assetto a controllo elettronico DCC, il Park Assist e l’ACT, che toglie l’alimentazione a due cilindri su quattro in caso di velocità costante contenuta, con lo scopo di risparmiare benzina e CO2.

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La Golf VII arriva nel 2012 e nasce sul pianale MQB, che offre maggiore rigidità, 100 kg in meno di peso in media e sistemi di assistenza alla guida che mai nessuna vettura, fino ad allora, aveva avuto nel segmento C. Gli automobilisti apprezzano l’estetica: la Golf è più schiacciata e larga e, inoltre, è disponibile con motori benzina, a gasolio, a metano, ibridi ed elettrici. La Golf VIII si presenta al pubblico nell’ottobre del 2019: ha un design rinnovato, con linee più dinamiche e decise. Il frontale integra il nuovo logo Volkswagen e il gruppo ottico rinnovato; nuova anche la parte posteriore che, però, mantiene la classica linea della Golf. Le novità più importanti si trovano nell’abitacolo, che ospita la plancia completamente digitale con cockpit virtuale: pulsanti, leve e selettori vengono eliminati per lasciare il posto a comandi touch; mentre offre sistemi di assistenza alla guida come Front Assist, Travel Assist e Lane Assist.

Pubblicato il 15 November 2023
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