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Colonnina in concessionaria: come installarla e perché

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Pubblicato il 24 June 2021
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Dotare la propria concessionaria di una colonnina di ricarica può essere una mossa astuta per fidelizzare i clienti e avvicinarne di nuovi. Ecco come fare

Il futuro della mobilità tende sempre più verso le zero emissioni, con conseguenti vantaggi in termini di impatto ambientale, grazie all’azzeramento del gas serra e al miglioramento della qualità dell’aria nelle città.

Alla luce di questi cambiamenti, le concessionarie auto devono adeguarsi per restare al passo coi tempi e offrire quanti più servizi possibili per fidelizzare il cliente. Gli showroom saranno via via rivoluzionati dall’avanzare sul mercato dei veicoli a zero emissioni e installare in concessionaria le colonnine per la ricarica delle auto elettriche può essere una mossa vincente, tanto che già oggi nei loro punti vendita ufficiali molti costruttori come Porsche, Audi e Renault, giusto per fare qualche esempio, offrono dei punti di ricarica per i loro clienti.

Montare una colonnina è semplice ed economico, non richiede procedure particolarmente complesse e anche qualsiasi concessionario multi marche può offrire questo servizio ai propri clienti. Vediamo come muoversi.

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La normativa

Il parcheggio della concessionaria viene classificato come “luogo privato aperto a terzi“, assimilato dalla normativa italiana ai luoghi pubblici. Le stazioni di ricarica devono quindi essere conformi al Modo 3 della normativa internazionale IEC 61851-1. Questo assicura la massima sicurezza per le persone che utilizzano la stazione e per i veicoli elettrici che si ricaricano.
L’installazione della stazione di ricarica non richiede autorizzazioni o permessi da parte di Enti; questa diventa infatti un impianto aziendale, installato e gestito in autonomia dall’azienda.

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Le colonnine

Esistono diverse tipologie di colonnine disponibili sul mercato, tutte quante dotate di presa di Tipo 2. Da inizio 2013 infatti, i vari Paesi membri dell’Unione Europea hanno adottato uno standard unico per le ricariche delle auto elettriche, per cui tutte le stazioni di ricarica devono avere la stessa tipologia di presa (Tipo 2 IEC62196) e devono essere interoperabili. Installare oggi una colonnina non espone quindi al rischio di obsolescenza del dispositivo.

  • Wallbox: sono le stazioni di ricarica da montare su una parete e, solitamente sono dotate di un solo attacco per la ricarica. Di conseguenza, devono essere installate in numero pari al numero di posti auto che si desidera attrezzare. Hanno una potenza che va da 3,7 a 22 kW e prezzi a partire da circa 500 euro.
  • Colonnine con presa fissa: sono pensate per l’installazione a terra e non sono dotate di cavo di ricarica. Per rifornire di energia un veicolo, quindi, bisogna utilizzare il cavo in dotazione all’auto. Anche in questo caso le potenze sono comprese tra 3,7 e 22 kW, mentre i prezzi partono da circa 1.000 euro.
  • Colonnine con presa integrata: sono identiche alle colonnine con presa fissa, ma sono dotate di cavo di ricarica integrato, in modo da non dover utilizzare quello in dotazione all’auto. I prezzi in questo caso partono da circa 600 euro.
  • Colonnine fast: sono quelle dotate di una potenza di ricarica superiore ai 22 kW e possono essere dotate di diversi standard di ricarica: chademo e CCS combo 2 in DC e Tipo 2 in AC.

Sono molti i gestori che offrono questo tipo di servizio. Basta scegliere quello più congeniale alle proprie esigenze e lasciare che si occupino loro dell’analisi sulla linea elettrica dell’azienda e della successiva posa della colonnina. E il gioco è fatto.

Pubblicato il 24 June 2021
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