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Fabbrica Alfa Romeo: dove nascono i modelli del Biscione

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Pubblicato il 27 April 2023
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Giulia e Stelvio sono i due modelli di punta di Alfa Romeo ed entrambi nascono nella fabbrica di Cassino. Ecco come è fatta

Lo stabilimento di Piedimonte San Germano, vicino a Cassino in provincia di Frosinone, è la casa di Alfa Romeo Giulia e Stelvio. L’impianto è di proprietà di Stellantis e ospita anche la produzione di Maserati Grecale e, prossimamente, sfornerà i modelli costruiti sulla più grande delle piattaforme elettriche di nuova generazione. Il sito occupa una superficie di oltre 2.000.000 di metri quadrati, di cui 400.000 coperti da edifici, e dà lavoro a 2.600 dipendenti. Nasce come stabilimento Fiat e le sue origini risalgono al 1972, quando l’azienda torinese decide di aprirne uno non molto lontano da quello di Pomigliano d’Arco dove Alfa Romeo, che ancora non fa parte del gruppo Fiat, produce l’Alfasud.

Fabbrica Alfa Romeo: dove nascono i modelli del Biscione

L’impianto di Cassino viene costruito con lo scopo di iniziare la produzione su larga scala della Fiat 126, che ha il compito di prendere il posto della mitica 500. La 126 resta l’unica utilitaria prodotta nello stabilimento laziale: dopo solo due anni vengono installate le linee di assemblaggio della 131. Dal 1978 viene ultimata qua anche la rivoluzionaria Ritmo, che porta in dote l’introduzione del primo sistema di produzione robotizzato, inaugurato a Cassino e nell’impianto di Rivalta, nel Torinese, con i robot della Comau. Dieci anni più tardi il sito subisce un altro grande rinnovamento per ospitare la Tipo: la produzione arriva alle mille unità al giorno. Successivamente arrivano Bravo e Brava, Stilo e una nuova Bravo, tutte discendenti della Ritmo. Oltre a questi modelli, l’impianto laziale ospita anche Tempra, Marea e la Croma del 2005 sviluppata su base GM. L’inizio dell’arrivo degli altri marchi risale al 2007, con l’avvio della produzione di modelli che condividono il pianale come la Bravo di quell’anno e la Lancia Delta; mentre l’Alfa Romeo Giulietta giunge poco più tardi.

La svolta tecnologica con l’arrivo di Giulia e Stelvio

Nel 2016 lo stabilimento di Cassino compie un salto di qualità, con l’assegnazione della produzione delle due Alfa Romeo, chiamate a dare nuovo smalto al segmento medio: la berlina Giulia e il Suv Stelvio. Le due vetture nascono da una piattaforma e da un progetto nuovi e permettono alla fabbrica di diventare la prima World Class Sustainable Plant del gruppo, con nuove tecnologie di produzione che si sommano alla riduzione dell’impatto ambientale. Accanto all’impianto di stampaggio di parti strutturali, che produce pezzi anche per le altre fabbriche europee, troviamo una nuova saldatura ad alta tecnologia che consente di unire leghe di diversa composizione. Inoltre arriva anche un nuovo impianto di verniciatura a basso consumo di energia e di acqua con stesura a secco del fondo e recupero della vernice in eccesso mediante l’aspirazione e non il lavaggio.

Fabbrica Alfa Romeo: dove nascono i modelli del Biscione 1

Vengono introdotte fonti di luce a basso consumo e di corrente ottenuta sia grazie a un impianto fotovoltaico installato nel parcheggio della fabbrica, sia da altre fonti rinnovabili certificate dai fornitori. Si concretizza anche la digitalizzazione dei processi produttivi, grazie all’introduzione di tablet e display lungo le linee per monitorare lo stato dei lavori. Con i partner di Samsung vengono sviluppati software da inserire negli smartphone e nei nuovi smartwatch autonomi collegati al sistema di gestione della produzione.

Arrivano le elettriche “large”

Alla fine dello scorso decennio, la produzione di Cassino accusa una flessione a seguito del taglio del personale, passato da 3.000 e 2.600 lavoratori. Nel 2022 l’impianto laziale si riprende grazie all’inizio dell’assemblaggio del Suv Maserati Grecale, sviluppato sulla piattaforma Giorgio, la stessa di Alfa Romeo Giulia e Stelvio.

Stellantis annuncia, all’inizio di quest’anno, che con il nuovo piano industriale Cassino sarà dal 2025 uno degli impianti che produrranno modelli sulla piattaforma STLA Large, oltre a quello canadese di Windsor, in Ontario. La STLA Large è una delle quattro piattaforme elettriche sulle quali verranno costruite tutte le prossime auto del gruppo. È la più grande delle tre progettate sul principio della monoscocca e monterà batterie con autonomia fino a 800 km.

Pubblicato il 27 April 2023
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