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Fabbrica Ferrari: dove nascono i bolidi di Maranello

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Pubblicato il 28 April 2023
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Maranello è la casa di Ferrari fin dalla sua fondazione. Qui, in una fabbrica altamente tecnologica, nascono tutti i modelli del Cavallino

Maranello, provincia di Modena. Il luogo dice già tutto su un mito lungo quasi un secolo. È il 16 novembre del 1929 quando Enzo Ferrari fonda la Scuderia Ferrari, nata per rilevare il Reparto Corse dell’Alfa Romeo, all’epoca ai vertici mondiali delle competizioni motoristiche. La casa automobilistica vera e propria arriva il 12 marzo 1947, sempre per volontà di Enzo Ferrari. Tutti i modelli del cavallino rampante escono dallo stabilimento di Maranello, da sempre la casa e il centro nevralgico del mito italiano che ha conquistato e continua a conquistare tutti gli appassionati di motori.

Allacciamoci le cinture di sicurezza: inizia il viaggio nella fabbrica dei sogni, un posto magico dove la tradizione si fonde con la tecnologia e l’innovazione e dove lavorano 4.500 dipendenti che creano ogni anno circa 10.000 esemplari delle auto sportive più amate al mondo. Un viaggio iniziato nel 1947 con la S125, la prima auto prodotta, che continua con i modelli attuali.

Fabbrica Ferrari: dove nascono i bolidi di Maranello 1

Artigianato e tecnologia a braccetto nella “cittadella”

La casa della Ferrari viene chiamata la “cittadella”, perché assomiglia a una piccola città. La via principale, ovviamente, porta il nome di Enzo Ferrari; mentre le altre strade sono intitolate ai piloti che hanno vinto almeno una corsa con la rossa. A Michael Schumacher, vincitore di cinque titoli mondiali di Formula Uno alla guida della Ferrari, invece è dedicata una piazza. Tutto intorno troviamo gli edifici dove vengono prodotte le varie parti delle automobili, giardinetti e spazi verdi.

Per le rosse il tempo si è fermato: il fascino e il carisma sono gli stessi del passato, ma naturalmente i processi produttivi sono cambiati. Le vetture di oggi vengono costruite e montate con la stessa passione di un tempo, ma utilizzando tecnologie avanzatissime.

Come nascono i bolidi Ferrari

Le linee di montaggio sono tre in totale e ospitano l’assemblaggio di tutti i modelli del cavallino rampante. L’albero motore è l’unico componente che proviene da un fornitore esterno, oltre al telaio in alluminio, prodotto dalla Carrozzeria Scaglietti di Modena e verniciato a Maranello. Due robot, chiamati Romeo e Giulietta, hanno il compito di inserire le sedi delle valvole nelle testate. Tecnici specializzati, suddivisi in gruppi, seguono il montaggio dei vari motori, dal V6 turbo ibrido della 296 Gtb, al V8 ibrido della SF90 Stradale, a quello della F8 Tributo e al classico il 12 cilindri che ora trova posto anche sulla nuovissima Ferrari Purosangue.

Sono necessari cinque giorni per unire tutti i componenti che compongono un propulsore, ai quali vanno aggiunti altri tre giorni per l’assemblaggio dell’auto. I motori V8 vengono realizzati su isole robotizzate, le short block, e isole manuali, le long block. I V12, nel solco della tradizione artigiana, sono fatti totalmente a mano da un solo addetto che segue lo sviluppo del motore fino alla fine del percorso. La carrozzatura, in Ferrari, prende il nome di “matrimonio” e avviene in un altro edificio rispetto a quello che ospita la produzione dei motori. È la fase del processo produttivo in cui la vettura prende forma e il propulsore entra in contatto con la carrozzeria, grazie agli addetti che se ne prendono cura. Le postazioni dedicate a questo passaggio sono 50, ciascuna formata da due lavoratori: le auto si fermano 22 minuti in ogni singola postazione. Una volta ultimato l’assemblaggio, i bolidi vengono sottoposti al primo test lungo le strade di Maranello per controllare che non abbiano problemi.

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Esclusività che alimenta il mito

Ogni vettura, a livello estetico, può avere dettagli scelti dall’acquirente al momento dell’ordine, fino ad arrivare agli esemplari unici riservati ai clienti più facoltosi che non badano a spese. Restando in tema di esclusività, bisogna sottolineare che la Ferrari è l’unico costruttore automobilistico ad avere una fonderia nel proprio stabilimento: l’ha voluta Enzo Ferrari ed è sempre rimasta lì a continuare a produrre le parti metalliche dei motori.

Energia rinnovabile per abbassare le emissioni

Lo stabilimento di Maranello si ammoderna per ridurre le emissioni. Dopo l’accordo con Enel X, sarà installato un grande impianto fotovoltaico in grado di generare una potenza massima di 1.535 kWp, utili a coprire i consumi di varie aree del sito. L’impianto è composto da quattro sezioni, per un totale di 3.800 pannelli solari che avranno la capacità di autoprodurre 1.626.802 kWh l’anno. Nei prossimi 25 anni sarà possibile risparmiare oltre 18.500 tonnellate di CO2, circa 740 tonnellate ogni anno. Inoltre Enel X installerà anche il sistema off grid per la ricarica dei veicoli ibridi Ferrari. È un impianto fotovoltaico da 5,5 kWp, con pannelli bifacciali e una battery storage da 20 kWh, che farà crescere del 200% la potenza degli impianti fotovoltaici di Maranello: un passo importante verso lo sviluppo di una filiera produttiva sempre più sostenibile.

Pubblicato il 28 April 2023
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