Home \ News \ Pneumatici sostenibili: un nuovo logo per identificare quelli “green”

Pneumatici sostenibili: un nuovo logo per identificare quelli “green”

News
Pubblicato il 11 October 2023
Condividi
Debutta un nuovo logo che identifica gli pneumatici sostenibili, ovvero quelli prodotti con almeno il 50% di materiale riciclato

Rendere una vettura sostenibile nell’intero ciclo produttivo è uno degli obiettivi dell’industria automotive e, per raggiungerlo l’elettrificazione a vari livelli dei powertrain da sola non può essere sufficiente. Per questo, già da tempo, i costruttori e le imprese che forniscono componenti per le auto, hanno iniziato a usare materiali di origine vegetale o riciclati, per la realizzazione dei nuovi veicoli. La novità più recente a tal proposito è il debutto di un inedito logo che caratterizza gli pneumatici costruiti impiegando come minimo il 50% di materiali riciclati.

Il ruolo fondamentale degli pneumatici nella riduzione delle emissioni è risaputo da tempo: la loro struttura e le caratteristiche tecniche incidono sul consumo di carburante o di energia (nel caso di auto elettriche) di una vettura e, ovviamente, anche la loro usura nel corso degli anni pesa sulle emissioni. Alla luce di questi processi, è facile intuire che avere gomme realizzate con materie a basso impatto ambientale possa contribuire a ridurre le emissioni dannose delle auto.

Pneumatici sostenibili: un nuovo logo per identificare quelli "green"

Si comincia con Pirelli

Il nuovo logo, caratterizzato da due frecce posizionate dentro un cerchio, è stato applicato per la prima volta in assoluto su P Zero E, la nuova linea di pneumatici lanciata da Pirelli, che contengono più del 55% di materiali di origine naturale e riciclati. Il logo, che certifica l’origine delle materie, acquisirà ancora maggiore importanza grazie all’approvazione anche di enti terzi, delle percentuali di materiali eco-compatibili all’interno della mescola.

Il nuovo pneumatico di Pirelli, pensato per coniugare la sostenibilità con le prestazioni elevate, fa parte della strategia adottata già da anni dal brand italiano, che entro il 2030 vuole produrre gomme formate al 60% da materiali di origine naturale e al 12% da elementi riciclati, con meno del 30% delle materie di origine fossile. Inoltre, gli studi condotti da Pirelli sul ciclo di vita di P Zero E hanno messo in risalto un abbassamento del 24% di emissioni di CO2 equivalenti rispetto a un pneumatico Pirelli di generazione precedente.

Amico dell’ambiente e delle alte prestazioni

Il basso impatto ambientale dei nuovi pneumatici non deve distogliere le attenzioni da quello che è sempre stato il marchio di fabbrica dell’azienda italiana: le elevate prestazioni. Gli esperti di Pirelli hanno portato avanti un lungo e minuzioso lavoro di ricerca e sviluppo per coniugare questi due aspetti fondamentali. Gli studi hanno portato all’individuazione e all’impiego di materiali inediti, come la lignina che deriva dagli scarti dell’industria della cellulosa e della carta e favorisce la durata dello pneumatico e la relativa riduzione della resistenza al rotolamento. Accanto alla lignina è stata individuata anche la lolla di riso, ottenuta dagli avanzi della coltivazione del riso: questo elemento è usato nelle mescole del battistrada per riuscire ad avere prestazioni elevate sul bagnato. La lista prosegue con bio-resine, gomma naturale, polimeri bio-circolari e rayon, che ha la funzione di rinforzo tessile dello pneumatico con fibre derivate dalla cellulosa.

Pubblicato il 11 October 2023
Condividi