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Auto elettriche: quanto costa ricaricare ai Supercharger

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Pubblicato il 31 July 2023
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Tesla è ad oggi l’unico brand con una rete di ricarica dedicata chiamata Supercharger. Vediamone insieme le tariffe

La rete di ricarica Tesla è in rapida espansione anche in Italia. Al momento si contano 68 Supercharger sparsi in tutto il Paese e, di questi, 26 sono aperti a tutti, cioè consentono di ricaricare le auto elettriche anche delle altre marche in modo rapido. L’apertura della casa di Elon Musk nei confronti della concorrenza riguarda anche l’applicazione. Sul sito Tesla è comparsa da poco una sezione dedicata alle app delle altre case automobilistiche, che permetterà agli utenti di gestire l’accesso alle app e ai servizi per smartphone di soggetti diversi.

La nuova sezione non è del tutto operativa, ma è chiaro che la casa americana voglia integrare e rendere compatibile la rete Supercharger con le app per smartphone dei produttori di auto elettriche concorrenti, come testimoniano gli accordi sanciti da Ford, General Motors, Rivian e Volvo per ottenere l’accesso alla rete veloce di ricarica CC di Tesla a partire dal 2024. Con questo accordo, i possessori di una vettura di una di queste marche dovranno avere un account Tesla per accedere ai Supercharger o, in alternativa, gli altri brand aggiorneranno le proprie app per accedere alla rete di ricarica della casa di Elon Musk. L’apertura di Tesla verso le altre marche si sposa alla perfezione con la volontà delle case automobilistiche di diventare compatibili con lo standard NACS. Nelle scorse settimane la casa americana ha aggiornato i prezzi per la ricarica. Vediamo le offerte attuali.

Tariffe diversificate a seconda della fascia oraria

Nei mesi scorsi Tesla ha tagliato le tariffe di ricarica delle auto elettriche presso i propri Supercharger. Adesso i nuovi prezzi vanno da 0,46 a 0,51 euro/kWh, mentre prima, per lo stesso servizio, bisognava pagare 0,52 o 0,58 euro/kWh. Il rifornimento ai Supercharger è aperto a tutti gli automobilisti, anche se c’è differenza fra chi possiede una Tesla (a cui viene applicata una tariffa agevolata) e chi guida una vettura elettrica di un’altra marca (che può ricaricare con una tariffa maggiorata).

Tesla: i Supercharger aprono anche alle auto elettriche di altri marchi

Quest’ultimi hanno la possibilità di abbonarsi, al costo di 12,99 euro al mese, ed essere equiparati ai possessori di una Tesla. I prezzi cambiano anche a seconda delle fasce orarie, chiamate “on-peak” e “off-peak”. Chi guida una Tesla può ricaricare al costo di 0,46 euro/kWh nelle ore “off-peak”, dalle 16 alle 20, e 0,51 euro/kWh in quelle “on-peak”. I possessori di altri veicoli, invece, per rifornirsi ai Supercharger devono pagare 0,62 euro/kWh negli orari meno trafficati e 0,69 euro/kWh nelle ore di punta.

Arriva la nuova pensilina fotovoltaica

Le novità non finiscono mai nell’azienda di Elon Musk. Tesla ha da sempre puntato sulla ricarica fast e sui propri Supercharger, che presto potrebbero essere rivoluzionati. La casa produttrice di auto elettriche ha intenzione di installare sulle colonnine di ricarica il CyberCanopy, una pensilina con pannelli fotovoltaici e batterie di accumulo. Il brand americano, già in passato, ha usato impianti solari nelle proprie infrastrutture, ma di tipo standard reperibili sul mercato. La novità sta nell’introduzione di un prodotto sviluppato all’interno dell’azienda. Sei anni fa Elon Musk aveva parlato della possibilità di rendere i Supercharger autonomi e staccati dalla rete elettrica, dichiarazioni alle quali non erano seguiti i fatti. Ora la copertura CyberCanopy sarà montata nella nuova stazione di ricarica a Canton, in Massachussets: Tesla, ultimamente, ha deciso di puntare sulle rinnovabili con un programma per ottimizzare al massimo l’uso di energia solare per la ricarica delle proprie auto e la produzione di queste pensiline “prefabbricate” potrebbe accelerarne l’installazione e, di conseguenza, la diffusione in tutti i Supercharger.

Pubblicato il 31 July 2023
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