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Bollo auto 2023: tutto quello che dovete sapere

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Pubblicato il 21 February 2023
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Ecco tutto quello che dovete sapere riguardo il bollo auto 2023: da come calcolarlo a dove andarlo a pagare

Il bollo auto è una tassa automobilistica che i possessori di una vettura sono tenuti a pagare. La buona notizia per il 2023 è che non ci sono novità per quanto riguarda gli importi: la Legge di Bilancio non prevede aumenti per quest’anno e, anzi, va oltre, con la sanatoria sui mancati pagamenti tra il 2000 e il 2015 per una cifra non superiore ai 1.000 euro.

Il bollo auto è una tassa sul possesso e riguarda tutti i tipi di veicoli intestati: moto, automobili e furgoni. È un tributo regionale, cioè la somma versata finisce nelle casse della regione di residenza del proprietario del veicolo, ad eccezione di Friuli Venezia Giulia e Sardegna: in queste due regioni la tassa è gestita dall’Agenzia delle Entrate. L’importo da pagare varia a seconda della potenza del motore, indicata in kW e non in CV; mentre per la scadenza bisogna fare riferimento al mese di prima immatricolazione. Vediamo tutto quello che c’è da sapere sul pagamento del bollo auto 2023 per evitare spiacevoli sorprese.

Quando pagare il bollo auto 2023

La scadenza è legata alla prima immatricolazione del veicolo e per questo motivo non tutti lo devono pagare nello stesso mese. In pratica se un’auto è stata immatricolata per la prima volta a maggio, il bollo andrà pagato a giugno senza incorrere in sanzioni. Il bollo auto va pagato entro l’ultimo giorno del mese successivo alla scadenza; invece il primo pagamento va effettuato nel mese di immatricolazione. Il bollo per un’auto nuova appena comprata, quindi, va pagato entro il mese, a meno che l’acquisto non sia avvenuto negli ultimi 10 giorni del mese: in questo caso c’è la scadenza è fissata entro l’ultimo giorno del mese successivo.

Bollo auto 2020

Bollo auto 2023, quanto costa

Quest’anno il costo del bollo auto resta invariato. L’importo da pagare è calcolato in base alla potenza della vettura espressa in kW, anche se bisogna distinguere a seconda della classe dell’auto: Euro 6, Euro 5, Euro 4 ecc.

Nella tabella sono indicati i valori: per ottenere l’importo da pagare bisogna moltiplicare la cifra indicata per i kW del veicolo, utilizzando la colonna centrale se non supera i 100 kW e quella a destra per ogni kW oltre tale limite.

Classe ambientale Fino a 100 kW di potenza  Oltre i 100 kW di potenza
Euro 4, 5, 6 2,58 €/kW 3,87 €/kW
Euro 3 2,70 €/kW 4,05 €/kW
Euro 2 2,80 €/kW 4,20 €/kW
Euro 1 2,90 €/kW 4,35 €/kW
Euro 0 3,00 €/kW 4,50 €/kW

Per esempio, una vettura Euro 6 con 55 kW di potenza pagherà un bollo di 141,90 euro (55×2,58 euro); mentre una Euro 6 da 120 kW dovrà pagare 335,40 euro (100×2,58+20×3,87). A tali somme va aggiunta l’addizionale regionale, che varia da regione a regione.

Se il calcolo sembra troppo difficile, nessun problema: la soluzione è su internet. Ci sono vari portali, tra i quali il sito dell’Aci, che ci aiutano nel calcolo. È sufficiente selezionare regione di residenza, targa e tipo di veicolo per il quale si vuole pagare il bollo e il tipo di pagamento (rinnovo, integrazione, prima immatricolazione): il sito calcola la somma esatta da versare.

Dove pagare il bollo auto 2023

È possibile pagare il bollo auto presso uffici postali, ricevitorie e tabaccai convenzionati, delegazioni Aci, agenzie Pratiche Auto convenzionate e sportelli bancari convenzionati; oppure on-line sul sito ufficiale dell’Aci, sul portale della regione di appartenenza, tramite home banking, sul sito delle Poste o usando app come Satispay o PagoPa. Va ricordato che le modalità di pagamento possono presentare differenze da regione a regione.

Per fortuna non tutti sono tenuti al pagamento del bollo auto: alcuni tipi di veicoli sono esentati. Le seguenti vetture non pagano il bollo: auto elettriche, auto ibride (esenzione completa o agevolazioni a seconda della regione), veicoli appartenenti a disabili, veicoli d’epoca con più di 30 anni, veicoli appartenenti a organizzazioni senza scopo di lucro

Il superbollo

Il superbollo è la sovrattassa per le auto più potenti ed è destinato a rimanere anche per i prossimi anni: in passato alcuni governi avevano pensato di eliminarlo, ma alla fine non è mai stato cancellato.

Il superbollo consiste in un pagamento extra introdotto nel 2011 che riguarda tutte le auto con potenza superiore ai 185 kW. I possessori di questi veicolo devono pagare 20 euro per ogni kW in eccesso, con importo che diminuisce col passare degli anni secondo il seguente schema:

  • 60% dell’importo tra il 6° e il 10° anno di vita dell’auto
  • 30% dell’importo tra l’11° e il 14° anno di vita dell’auto
  • 15% dell’importo tra il 15° e il 19° anno di vita dell’auto

La sanatoria

L’attuale governo ha confermato il superbollo per le auto più potenti, ma ha introdotto nella Legge di Bilancio l’articolo 46 “Stralcio dei carichi fino a mille euro, affidati all’agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015”.

Vuol dire che tutti gli automobilisti che non hanno pagato il bollo auto (per un importo inferiore ai 1.000 euro) tra il 2000 e il 2015, dal 31 gennaio 2023 non riceveranno più cartelle esattoriali e non dovranno pagare il bollo o i bolli auto in arretrato. Per i pagamenti fiscali, compreso il bollo auto, non effettuati nel 2022 non è previsto alcun “aggravio di sanzioni e interessi” per chi non ha pagato le tasse. Ci sarà una sanzione del 3% per i debiti accumulati nel biennio 2019-2020.

Pubblicato il 21 February 2023
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