Home \ Pratiche Auto \ Burocrazia \ Constatazione amichevole: ecco come funziona

Constatazione amichevole: ecco come funziona

Pratiche AutoBurocrazia
Pubblicato il 7 October 2022
Condividi
Grazie alla constatazione amichevole si può velocizzare il procedimento di risarcimento del danno.

Anche se si guida con prudenza, non si è mai certi di non essere coinvolti in un incidente. A volte basta una piccola distrazione, ma la cosa più importante è mantenere la calma ed accertarsi delle condizioni delle altre persone e dei mezzi coinvolti nel sinistro. Dopodiché, ove possibile, si può procedere a compilare il modulo della constatazione amichevole. Scopriamo come.

INDICE
 Modulo constatazione amichevole
Entro quanto tempo occorre farla?
Occorrono testimoni?
 Compilazione constatazione amichevole
Le 17 opzioni del modulo di constatazione amichevole

Al fine di accelerare le pratiche per il risarcimento del danno, se i soggetti coinvolti nell’incidente sono d’accordo nell’attribuire la responsabilità dell’incidente, allora si può usare il modulo della constatazione amichevole. Il documento viene rilasciato dalle assicurazioni nel momento della stipula della RCA, ma è possibile anche scaricarlo da internet cercando “modulo CAI”.

Il modulo blu, detto anche CAI (constatazione amichevole di incidente) o CID  (convenzione indennizzo diretto) è un documento in cui i conducenti coinvolti nell’incidente descrivono la situazione e la dinamica del sinistro, ammettendo eventuali rispettive responsabilità.

Compilando il modulo CID si può semplificare ed accelerare la pratica per il risarcimento dei danni subiti inoltrando la richiesta alla propria compagnia di assicurazione invece che all’assicurazione del veicolo responsabile. È possibile però riempire il modulo solo se nell’incidente sono coinvolti due o più veicoli, ma uno stesso documento può essere usato al massimo per due vetture. Ciò significa che se i veicoli incidentati sono tre occorrono due moduli, se sono quattro occorrono tre moduli.

In ultimo, le compagnie assicurative consigliano di compilare il CAI anche qualora ci sia disaccordo fra i conducenti coinvolti nel sinistro. In questo caso, il documento può comunque valere ai fini della denuncia, fornendo un punto di vista importante perché descrive tempestivamente la dinamica dei fatti.

Esistono delle scadenze per compilare la constatazione amichevole, sia ai fini della denuncia del sinistro che della richiesta di risarcimento. In linea generale, il modulo andrebbe compilato subito dopo il sinistro. Se invece trascorre del tempo, è importante che non passino più di tre giorni lavorativi prima di denunciare il sinistro alla propria compagnia assicurativa. Se il documento riporta le firme di tutti i conducenti coinvolti nell’incidente, i tempi di attesa per ricevere il risarcimento dei danni si riducono notevolmente.

Sebbene il termine dei tre giorni sia da rispettare per poter denunciare il sinistro stradale, per la richiesta di indennizzo la scadenza si protrae fino a due anni dall’incidente. Se si consegna il CAI due anni dopo il sinistro non si ha diritto ad alcun risarcimento, a meno che il fatto non sia considerabile un reato a causa di lesioni colpose. In questo caso la prescrizione si attiva dopo i cinque anni.

Di conseguenza, anche se non si denuncia entro i tre giorni, è possibile ottenere l’indennizzo totale. La compagnia assicurativa può diminuirlo solo se riesce a dimostrare di aver subito perdite a causa della mancata o tardiva denuncia. È bene ricordarlo, sì, ma è in ogni caso più sicuro, anche per abbreviare i tempi dell’istruttoria, avvisare la propria assicurazione nel modo più tempestivo possibile.

Nell’eventualità in cui la descrizione della dinamica sia chiara e condivisa da tutti i conducenti coinvolti nel sinistro, e i danni siano minimi, è ragionevole fare uso della constatazione amichevole. Se però c’è disaccordo, i testimoni dell’incidente potrebbero giocare un ruolo determinante, se non essenziale. Possono infatti aiutare ad attribuire una maggiore o minore responsabilità a uno dei conducenti.

Per potersi avvalere del loro punto di vista, tuttavia, bisogna che i testimoni siano identificati immediatamente a seguito dell’incidente. Se questo non accade, in caso il danneggiato non sia soddisfatto dell’entità dell’indennizzo offerto dall’assicurazione, non si potrà ammettere alcuna prova testimoniale in favore di un eventuale causa.

Le voci da compilare nel modulo blu sono innumerevoli, ed è facile incappare in piccoli errori che possono però fare la differenza. Per comprendere come compilare la constatazione amichevole sarà sufficiente seguire con attenzione i passaggi che indicheremo di seguito.

Il modulo constatazione amichevole si presenta diviso in tre colonne, una blu a sinstra, una bianca al centro, ed un gialla sulla destra.

Modulo Constatazione amichevole

In alto, al punto 1, dovrà essere riportata la data e l’ora del sinistro, mentre al punto 2 dovrà essere indicato il luogo. In questo caso è fondamentale essere precisi e riportare il Comune, la Provincia, la via ed il numero civico più vicino possibile al luogo dell’incidente.

Il punto 3 è relativo alla presenza o meno di feriti a seguito del sinistro, mentre nel punto 4 dovranno essere indicati i danni materiali riportati da terze vetture se presenti. Infine al punto 5 dovranno essere riportati vanno riportati cognome, nome, indirizzo e numero di telefono delle persone che hanno assistito al sinistro, se ci sono state, evidenziando se si tratta o meno di passeggeri a bordo del veicolo A o B.

Come compilare constatazione amichevole di incidente

Successivamente si dovranno compilare le colonne presenti nel modulo.

  • Nel punto 6 andranno riportati i dati dell’assicurato, che dovranno essere recuperati dal certificato di assicurazione: cognome, nome, codice fiscale o partita IVA, indirizzo di residenza, Comune, provincia, via e numero civico, l CAP, Stato di residenza e un recapito telefonico o e-mail.
  • Al punto 7 si dovrà indicare la tipologia del veicolo coinvolto indicando marca, tipo, numero di targa o telaio e stato di immatricolazione,
  • mentre al punto 8 dovranno essere riportati i dati della compagnia di assicurazione: denominazione, numero di polizza, agenzia con denominazione e recapiti.
  • Al punto 9 dovranno essere indicati i dati del conducente del veicolo al momento del sinistro, inclusi il numero e il tipo di patente ed il periodo di validità,
  • mentre al punto 10 si dovrà indicare con una freccia il punto d’urto iniziale del veicolo.
  • Al punto 11 ogni conducente dovrà indicare i danni più evidenti che ha subito il proprio veicolo,
  • mentre al punto 12 si dovranno evidenziare le circostanze dell’incidente. In questo caso sono previste 17 opzioni a risposta chiusa che ciascun conducente può smarcare per descrivere l’attività svolta al momento dell’incidente, cancellando quelle non corrette.

Gli ultimi passaggi da compiere per compilare correttamente la constatazione amichevole di incidente sono quelli previsti ai punti 13, 14 e 15:

  • Al punto 13 è riportato uno spazio bianco dedicato al grafico dell’incidente al momento dell’urto. Sarà quindi richiesto un disegno con vetture stilizzate e frecce che consentirà di ricostruire il tracciato delle strade, la direzione di marcia di A e B, la posizione al momento dell’urto, i segnali stradali e i nomi delle strade.
  • Al punto 14 si potranno indicare le osservazioni, cioè delle note aggiuntive che ciascun conducente potrà inserire per corredare il modulo di ulteriori informazioni utili alla ricostruzione dell’accaduto,
  • mentre al punto 15 si dovranno riportare le firme dei soggetti coinvolti nel sinistro.

Grazie al CID, quindi, è possibile velocizzare le operazioni di risarcimento del danno. Nell’ipotesi in cui non ci fosse accordo tra le parti e vi fosse solo la firma di uno dei conducenti, il modulo di constatazione amichevole andrà comunque compilato e consegnato alla propria assicurazione per valere come denuncia di sinistro.

Come detto, al punto 12 del CAI è possibile indicare apponendo un segno su una o più delle 17 caselle presenti la causa o le cause dell’incidente. Fra queste 17 opzioni, che si riferiscono alle motivazioni più frequenti dei sinistri stradali, troviamo:

– incidente in fermata o in sosta;

– ripartiva dopo una sosta o apriva una portiera;

– stava parcheggiando;

– usciva da un parcheggio, da un luogo privato, da una strada vicinale;

– entrava in un parcheggio, in un luogo privato, in una strada vicinale;

– si immetteva in una piazza a senso rotatorio;

– circolava su una piazza a senso rotatorio;

– tamponava procedendo nello stesso senso e nella stessa fila;

– procedeva nello stesso senso ma in una fila diversa;

– cambiava fila;

– sorpassava;

– girava a destra;

– girava a sinistra;

– retrocedeva;

– invadeva la sede stradale riservata alla circolazione in senso inverso;

– proveniva da destra;

– non aveva osservato il segnale di precedenza o di semaforo rosso

Pubblicato il 7 October 2022
Condividi