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Revoca patente: quando si rischia e cosa fare per riaverla

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Pubblicato il 18 March 2021
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Cosa comporta la revoca del documento e quando fare ricorso.

Violare le disposizioni previste dal Codice della Strada può comportare non soltanto il pagamento di una sanzione amministrativa, ma anche sanzioni accessorie come la sospensione o la revoca della patente di guida. Scopriamo come comportarsi in quest’ultimo caso.

INDICE
Revoca patente: cosa comporta
Quando avviene la revoca della patente di guida
Revoca patente dopo la sospensione
Chi può disporre la revoca della patente di guida?
Patente revocata: cosa fare per riaverla
Impugnare la revoca patente: come fare ricorso

Quando si parla di revoca della patente si intende il provvedimento amministrativo tramite il quale si procede alla cancellazione del documento  qualora il titolare perda definitivamente i requisiti psicofisici prescritti, oppure si trovi alla guida e provochi incidenti in stato di forte  o sotto stupefacenti ed infine nel caso di recidiva di una precedente violazione.

Sono previste ipotesi specifiche per la revoca della patente. Un primo caso si verifica qualora il titolare della licenza perda i requisiti psicofisici in maniera permanente, oppure per motivi di pericolosità sociale e, infine, quando il titolare abbia ottenuto la sostituzione della propria patente con altra rilasciata da uno Stato estero.

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Un altro caso che può comportare la revoca della patente si verifica quando il titolare circoli durante il periodo di sospensione della patente, oppure percorra contromano autostrade o strade extraurbane.

Particolare severità è prevista in caso di recidiva qualora si superino di oltre 60 km/h i limiti di velocità, o qualora si guidi in stato di ebbrezza con tasso alcolemico di 1,5 g/l o superiore o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.

La revoca della patente di guida è disposta dal Prefetto. Quest’ultimo riceve comunicazione dall’agente delle forze di polizia entro cinque giorni dall’accertamento della violazione alle norme del Codice della Strada.

Qualora la revoca sia dipesa dalla perdita dei requisiti psicofisici il provvedimento sarà definitivo ed accertato dall’unità sanitaria locale territorialmente competente e disposto dal Dipartimento per i trasporti terrestri.

Bisogna distinguere due ipotesi per poter ottenere nuovamente la patente di guida. In caso di perdita dei requisiti psicofisici temporanea il soggetto interessato potrà sottoporsi a una nuova visita psicofisica per ottenere di nuovo il documento di guida nel momento in cui l’impedimento che ha determinato la revoca della patente è cessato.

In caso di revoca a seguito di violazione al Codice della Strada si dovrà attendere la scadenza del provvedimento prefettizio che varia dai due ai tre anni.

È possibile impugnare il provvedimento di revoca proponendo ricorso al Ministero dei Trasporti. Il soggetto interessato dovrà proporre ricorso entro 20 giorni dalla comunicazione dell’ordinanza di revoca, ed il Ministero si pronuncerà nei 60 giorni successivi.

Se il ricorso sarà accolto, il provvedimento verrà revocato e la patente restituita all’interessato. La restituzione sarà anche comunicata al competente ufficio della Direzione generale della M.C.T.C.

Cose da sapere

Cosa comporta la revoca della patente di guida?

Quando si parla di revoca della patente si intende il provvedimento amministrativo tramite il quale si procede alla cancellazione del documento qualora il titolare perda definitivamente i requisiti psicofisici prescritti, oppure si trovi alla guida e provochi incidenti in stato di forte  o sotto stupefacenti ed infine nel caso di recidiva di una precedente violazione.

Quando può essere revocata la patente?

Sono previste ipotesi specifiche per la revoca della patente. Un primo caso si verifica qualora il titolare della licenza perda i requisiti psicofisici in maniera permanente, oppure per motivi di pericolosità sociale oppure quando il titolare abbia ottenuto la sostituzione della propria patente con altra rilasciata da uno Stato estero.  Un altro caso che può comportare la revoca della patente si verifica quando il titolare circoli durante il periodo di sospensione della patente, oppure percorra contromano autostrade o strade extraurbane. Particolare severità è prevista in caso di recidiva qualora si superino di oltre 60 km/h i limiti di velocità, o qualora si guidi in stato di ebbrezza con tasso alcolemico di 1,5 g/l o superiore o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.

Chi dispone la revoca della patente?

La revoca della patente di guida è disposta dal Prefetto. Quest’ultimo riceve comunicazione dall’agente delle forze di polizia entro cinque giorni dall’accertamento della violazione alle norme del Codice della Strada. Qualora la revoca sia dipesa dalla perdita dei requisiti psicofisici il provvedimento sarà definitivo ed accertato dall’unità sanitaria locale territorialmente competente e disposto dal Dipartimento per i trasporti terrestri.

Cosa fare per riavere una patente revocata?

In caso di perdita dei requisiti psicofisici temporanea il soggetto interessato potrà sottoporsi a una nuova visita psicofisica per ottenere di nuovo il documento di guida nel momento in cui l’impedimento che ha determinato la revoca della patente è cessato. In caso di revoca a seguito di violazione al Codice della Strada si dovrà attendere la scadenza del provvedimento prefettizio che varia dai due ai tre anni.

Come si impugna la revoca della patente?

È possibile impugnare il provvedimento di revoca proponendo ricorso al Ministero dei Trasporti. Il soggetto interessato dovrà proporre ricorso entro 20 giorni dalla comunicazione dell’ordinanza di revoca, ed il Ministero si pronuncerà nei 60 giorni successivi.

Pubblicato il 18 March 2021
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