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Tabella euro auto: come verificare la classe ambientale

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Pubblicato il 15 May 2022
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Per sapere a quale categoria di omologazione appartiene la propria vettura è necessario controllare la tabella euro auto: ecco i passi da seguire.

Negli scorsi anni, la lotta contro il cambiamento climatico ha costretto il settore dell’automotive a progettare vetture sempre più ecologiche ed efficienti. E, allo stesso tempo, anche i consumatori sono stati incentivati all’acquisto di auto sostenibili: una delle strategie trovate a questo scopo è stata l’introduzione delle classi ambientali Euro, che permettono di regolare il traffico dei veicoli e i contributi per l’acquisto in base alla categoria emissiva. Infatti, scegliere un’auto Euro 6 significa poter usufruire non solo degli incentivi all’acquisto, ma anche essere certi di poter circolare nei centri cittadini nei giorni di blocco del traffico. Ma come si può verificare a quale classe ambientale Euro appartiene il proprio veicolo? Scopriamolo in questa guida.

INDICE
 Tabella auto 1 2 3 4 5 6: cos’è la classe ambientale auto?
 Auto Euro 6
 Auto Euro 6 benzina
 Auto Euro 6 diesel
 Auto Euro 5
 Auto Euro 4
 Auto Euro 3
 Auto Euro 2
 Auto Euro 1
 Auto Euro 0
 Verifica classe ambientale auto: come si fa?

Con la classe ambientale auto si indica la categoria emissiva a cui appartiene un determinato veicolo. Si è iniziato a parlare di classi ambientali poiché, per rendere il parco auto europeo più sostenibile, negli scorsi anni l’Unione Europea ha iniziato a implementare dei regolamenti sempre più stringenti per quanto riguarda le emissioni delle autovetture. In particolare, l’UE ha introdotto una serie di standard, identificati con la sigla Euro- seguita da un numero, che i produttori di auto devono rispettare per commerciare i loro veicoli e che con il passare degli anni richiedono livelli di sostenibilità sempre più alti.  

Per esempio, tutti i veicoli prodotti dopo il 2009 devono rispettare gli standard imposti dalla normativa Euro 5, quelli arrivati dopo il 2014 devono rientrare nei livelli di sostenibilità previsti dalla normativa Euro 6. Le classi Euro vanno dalla Euro 0 alla Euro 6:  ed ovviamente più il numero è basso e più l’auto è inquinante, mentre più il numero è alto minore sarà l’emissione di CO2 nell’aria.

Normativa Entrata in vigore
EURO 0
EURO 1 1993
EURO 2 1997
EURO 3 2001
EURO 4 2006
EURO 5 2009
EURO 6 2015

Conoscere la classe Euro della propria auto è fondamentale per sapere quando si può o non si può circolare, e negli ultimi anni il divieto di circolazione durante alcuni blocchi del traffico è stato esteso a tutte le vetture con rientranti nella categoria da Euro 0 sino ad Euro 4.

Le auto Euro 6 sono tutte quelle immatricolate a partire dal 1° settembre 2015. All’interno di questa categoria si sono poi aggiunte le sottocategorie Euro 6A, 6B, 6C e 6D-Temp che si differenziano tra di loro per il quantitativo di emissioni accertato in fase di omologazione. E’ bene sottolineare che in caso di acquisto di auto Euro 6, sia elettriche (con emissioni comprese tra 0 e 60 g/km di CO2) che endogene (con emissioni comprese tra 61 e 135 g/km di CO2), si potrà godere di un incentivo governativo di un importo che oscilla tra i 2.000 e i 5.000 euro, dipendendo dalla categoria emissiva del veicolo e dall’eventuale rottamazione di una vettura vecchia inquinquinante.

Allo stato attuale le auto benzina dotate di motore tradizionale rientrano negli standard della normativa Euro 6 e possono ancora circolare senza problemi in caso di blocchi del traffico. Infatti, grazie al progresso tecnologico, queste vetture continuano a dimostrarsi poco inquinanti e mantengono un buon valore dell’usato a differenza delle omologhe auto diesel.

La lotta al diesel, al contrario, prosegue senza interruzioni di colpi. Questi motori sembrano essere considerati dai legislatori gli unici responsabili dell’inquinamento cittadino e spesso vengono colpiti da provvedimenti molto stringenti anche a fronte di emissioni davvero contenute. Non è raro, infatti, trovarsi di fronte a blocchi del traffico che penalizzano anche i proprietari di auto diesel Euro 6 ingiustamente equiparate a modelli a gasolio ben più inquinanti.

In questa categoria rientrano tutte le vetture omologate dopo il 1° settembre 2009, ma con un eccezione per quelle che erano già a listino all’entrata in vigore della norma, che hanno potuto essere immatricolate fino al primo gennaio 2011 nonostante non rispettassero gli standard Euro 5. Chi è proprietario di queste auto può godere di una certa tranquillità, in quanto, in generale, può circolare senza restrizioni. Solo le auto diesel Euro 5 fanno eccezione, visto che anche questa categoria viene spesso colpita dai blocchi del traffico per ridurre l’inquinamento cittadino. La produzione di vetture Euro 5 è stata interrotta nel 2014 per il passaggio allo standard Euro 6.

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Rientrano nella classe ambientale Euro 4 tutte le vetture immatricolate a partire dal 1° gennaio del 2006 e fino al 2009. Queste sono state realizzate seguendo la stessa direttiva adottata per le Euro 3, la 98/69B, ma con l’aggiunta di un’ulteriore riduzione delle emissioni di CO2, per contrastare l’inquinamento atmosferico all’interno delle città. Ad oggi, nella maggior parte dei casi, le auto Euro 4 possono circolare anche in caso di blocchi del traffico, ma a breve sono destinate a finire nell’occhio del ciclone.

Tutte le auto immatricolate dopo il primo gennaio 2001 sono omologate Euro 3. Questa classe ambientale è stata introdotta con la direttiva 98/69, adottata nel 199, e con questa omologazione il limite massimo di monossido di carbonio (CO) è stato portato a 2,30 g/km per le auto a benzina e a 0,64 g/km per i veicoli diesel, mentre le emissioni di particolato sono state limitate a 0,05 g/km.

La classe ambientale Euro 2 designa le auto immatricolate dopo il 1° gennaio 1997, quando l’entrata in vigore della direttiva 94/12 impose un ulteriore riduzione delle emissioni di CO2 ai veicoli prodotti. I limiti previsti per le emissioni di monossido di carbonio sono passati da 2,72 a 2,20 g/km, mentre per il particolato sono scesi da 0,14 a 0,08 g/km.

Le vetture classificate come Euro 1 sono tutte quelle immatricolate a partire dal primo gennaio 1993 e realizzate secondo la direttiva europea 91/441, che ha costretto le aziende a montare sulle macchine le marmitte catalitiche, oppure per i modelli diesel l’alimentazione a iniezione. Per queste vetture il limite di emissioni di monossido di carbonio è di 2,72 g/km e di 0,14 g/km per quelle di particolato.

Le auto Euro 0 sono tutte quelle immatricolate prima del 31 dicembre 1992 che utilizzano benzine al piombo e nessun tipo di sistema di filtraggio dei gas di scarico. Per queste vetture è inibita la circolazione in modo permanente in molte città italiane.

Per conoscere la classe ambientale della propria vettura è possibile consultare in tutta semplicità il Portale dell’Automobilista, messo a disposizione dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile. Basterà cliccare sul link dedicato ai servizi online, selezionare successivamente il titolo “verifica classe ambientale veicolo”, ed inserire il tipo di veicolo ed il numero di targa: in questo modo potete conoscere la classe di omologazione della vostra vettura. Per chi non fosse a proprio agio con internet sarà possibile conoscere la classe ambientale auto semplicemente controllando il libretto di circolazione al punto V.9 per le vetture più recenti e nel riquadro 2 per quelle con parecchi anni sulle spalle.

Cose da sapere

Quali sono le auto Euro 6?

Quando si parla di auto Euro 6 ci si riferisce a tutte quelle vetture immatricolate a partire dal mese di settembre 2015. All’interno di questa categoria esistono però diverse omologazioni, in base al livello di emissioni.

Quali sono gli incentivi per l’acquisto di auto Euro 6?

Sono previsti incentivi fino a € 3.500 se si rottama un veicolo con più di 10 anni di vita. Scopri di più sugli incentivi auto 2020.

Come si controlla la classe ambientale dell’auto?

Basta collegarsi al sito internet ilportaldellautomobilista.it  ed inserire il tipo di veicolo ed il numero di targa nella sezione dedicata, oppure controllare la classe ambientale dell’auto sul libretto di circolazione.

 

Pubblicato il 15 May 2022
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