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Cos’è il sensore pressione pneumatici e come funziona?

Cura & ManutenzioneCome funziona?
Pubblicato il 9 April 2020
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Il sensore di pressione degli pneumatici permette di monitorare in ogni momento la pressione delle proprie gomme, un’operazione di manutenzione da effetuare periodicamente.

Piccolo ma efficiente, il sensore di pressione degli pneumatici permette di monitorare in ogni momento lo stato pressorio delle ruote fornendo una rilevazione precisa.

INDICE
Cos’è?
Come funziona?
Come usarlo?

La sigla utilizzata per indicare il nuovo sensore di pressione degli pneumatici, introdotto con la normativa del 1 novembre 2014, è TPMS, che sta per Tire Pressure Monitoring System. Uno dei vantaggi di questo innovativo strumento tecnologico sta nella possibilità di monitorare la pressione di ogni singolo pneumatico in maniera indipendente. Sapere in tempo reale quale sia la pressione delle gomme dell’auto può rivelarsi senza dubbio un elemento fondamentale per la propria sicurezza su strada.

Dalla pressione degli pneumatici, siano essi invernali o estivi, dipende, infatti, il livello di attrito e di aderenza rispetto al manto stradale, il che a sua volta assicura il giusto equilibrio tra buone prestazioni dell’auto ed elevato livello di sicurezza. Non è inoltre un mistero il legame esistente tra la pressione delle gomme ed il consumo di carburante. Ciò significa che un controllo di routine dello stato complessivo degli pneumatici della propria vettura può garantire anche un risparmio economico piuttosto significativo.

Sempre secondo la normativa introdotta a livello europeo il 1 novembre del 2014, le auto nuove messe in circolazione devono montare un sistema TPMS per poter essere in regola. Sono presenti sul mercato diversi modelli di TPMS, che possono essere classificati sostanzialmente in due categorie:

  • Diretti. I TPMS diretti sono contraddistinti dalla presenza di un sensore su ognuna delle 4 ruote, da cui partono le informazioni inviate al monitor centrale.
  • Indiretti. I sistemi indiretti invece sono privi di sensori ma sono in grado di calcolare la pressione dello pneumatico facendo riferimento alla velocità di rotazione della ruota.

Grazie al loro differente meccanismo di rilevamento, i sensori di pressione diretti sono in grado di garantire un valore più preciso ed accurato. L’alimentazione elettrica del sistema è affidata ad una batteria integrata, la cui vita media si aggira tra i 6 e i 7 anni.

Il controllo della pressione ottimale degli pneumatici della propria auto rientra nelle operazioni di manutenzione da eseguire con una certa periodicità. Grazie alla presenza del sistema TPMS si può disporre in qualunque momento del valore pressorio, provvedendo a portarlo al livello ottimale, in caso di necessità. I sensori di pressione vengono montati a livello della valvola o bloccati all’interno del battistrada degli pneumatici, dove catturano il valore pressorio e lo inviano direttamente alla centralina di controllo, che a sua volta riporta il dato ricevuto su di un indicatore a scala.

Nel caso in cui la pressione rilevata superi in un senso o nell’altro il range consigliato, può scattare un segnale d’allarme, che invita il conducente a prendere le dovute misure di sicurezza. In caso contrario, qualora la pressione sia inferiore al livello consigliato, è necessario procedere a gonfiare le gomme. Il sistema TPMS è in grado di registrare anche la temperatura delle gomme ed ha il vantaggio di non dover essere riprogrammato in caso di sostituzione degli pneumatici.

Pubblicato il 9 April 2020
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