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Incentivi auto 2022: nessun bonus per le flotte

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Pubblicato il 26 May 2022
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Gli incentivi 2022 sono finalmente stati approvati, ma per molti la formula è quella sbagliata. Dai bonus, infatti, restano fuori le flotte

L’approvazione degli incentivi auto 2022 ha suscitato le proteste di alcune associazioni di categoria, che rimproverano al governo di aver penalizzato segmenti di mercato importanti come le flotte aziendali.

Alberto Viano, presidente dell’Aniasa (associazione nazionale industria dell’autonoleggio e servizi automobilistici), lancia un appello al governo affinché aiuti il settore, tagliato fuori dai bonus. “L’esclusione del noleggio dagli incentivi auto non può che stupire – si legge in una nota – in quanto oggi proprio il noleggio, dati alla mano, è il principale strumento in grado di favorire la transizione ecologica del nostro parco circolante e di accelerare il ricambio dei veicoli più inquinanti”.

Aiuti soltanto per i privati

L’Aniasa rivendica l’importanza delle flotte aziendali e del noleggio che attualmente ricoprono: “un ruolo fondamentale nel supportare il rinnovo del parco circolante”. Stando ai primi dati del 2022 da gennaio a marzo le società hanno immatricolato il 65% delle vetture elettriche vendute e il 77% di quelle ibride. Numeri importanti per favorire la transizione ecologica che, grazie agli aiuti statali, potrebbe registrare un’importante accelerata.

“L’esclusione del noleggio dagli incentivi automotive – sottolinea l’Aniasa – è indice di come a prevalere sia una visione che ancora privilegia l’acquisto dell’auto, che finirà per rallentare il processo di transizione ecologica e il passaggio graduale dalla proprietà all’uso dei veicoli; un’evoluzione che porta con sé evidenti positive ricadute in termini di sostenibilità ambientale e sicurezza dei veicoli, nonché certezza sul fronte delle entrate tributarie per l’Erario”.

Aniasa spera nelle detrazioni

L’associazione si augura “che almeno le imprese possano beneficiare della rivisitazione dell’Iva sulle vetture aziendali che finalmente colmi il gap che ci separa dai principali Paesi europei”. L’Aniasa avanza una proposta che fa eco a quanto sollecitato anche dall’Unrae (unione nazionale rappresentanti autoveicoli esteri). Le associazioni chiedono di modificare la percentuale di detrazione Iva in base alle fasce di emissioni, basandosi sulle seguenti aliquote:

  • dal 40% al 100% per i veicoli con emissioni di CO2 0-20 g/km
  • all’80% per i veicoli con emissioni di CO2 21-60 g/km
  • al 50% per i veicoli con emissioni di CO2 61-135 g/km

L’Aniasa chiede al governo di uniformarsi ai principali mercati europei come Germania, Spagna e Francia, dove “la detraibilità ai fini Iva è concessa al 100%, in ottemperanza alla normativa europea; mentre in Italia vige un regime in deroga sulla detraibilità, dal lontano 27 giugno 2007, con l’applicazione della stessa nella misura forfetaria del 40%, anziché del 100%”.

Pubblicato il 26 May 2022
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