Home \ Cura & Manutenzione \ Come funziona? \ Cambio sequenziale: ecco come funziona e tutte le caratteristiche

Cambio sequenziale: ecco come funziona e tutte le caratteristiche

Cura & ManutenzioneCome funziona?
Pubblicato il 5 February 2020
Condividi
Le auto con cambio sequenziale sono ormai una presenza costante nei listini dei costruttori

L’evoluzione tecnologica che ha investito il mondo automotive ha riguardato non solo l’ingresso sulle vetture di componenti in grado di rendere le auto perennemente connesse, vedi i sistemi di infotainment, ma, soprattutto, di sistemi in grado di alleviare lo stress alla guida come il cambio sequenziale. Scopriamo come funziona e su quali vetture è presente.

INDICE
Come funziona il cambio sequenziale
Cambio sequenziale Smart
Cambio sequenziale Renault
Cambio sequenziale BMW
Cambio sequenziale Ford
Differenza tra sequenziale e automatico

L’evoluzione del cambio automatico ha portato i vari costruttori a dotare alcuni modelli presenti in gamma del cambio sequenziale. Questa terminologia indica una particolare modalità di funzionamento del cambio automatico, ossia quella che consente al guidatore di decidere quando cambiare marcia.

A differenza che con un tradizionale cambio automatico, in presenza di un cambio sequenzialeil guidatore non dovrà premere alcun pedale della frizione per effettuare il passaggio di rapporto, ma sarà sufficiente spostare la leva posta sul tunnel centrale, o azionare i paddle dietro il volante, per compiere il cambio marcia.

Sulla maggior parte dei modelli spostando la leva del cambio verso l’alto si sale di rapporto, mentre tirando la leva verso il basso si effettua una scalata. Se, invece, l’auto è dotata di cambio sequenziale con paddle al volante sarà sufficiente tirare verso di sé la levetta di destra per salire di marcia oppure quella di sinistra per scalare rapporto.

La Smart è una delle vetture più popolari dotata di cambio sequenziale. Sarà sufficiente utilizzare la leva posta sul tunnel centrale per decidere in quale momenti effettuare il cambio marcia, ma se si vuole demandare questo compito all’elettronica di bordo sarà possibile inserire il funzionamento del cambio automatico e godersi una guida in totale relax.

Uno dei vantaggi dell’utilizzo del cambio sequenziale è dato dalla possibilità di decidere autonomamente quando effettuare il passaggio di marcia evitando così l’intervento della centralina di bordo.

La Renault ha voluto offrire su tutta la propria gamma il cambio automatico EDC, proponendo così una alternativa valida al cambio manuale.

Il cambio EDC a doppia frizione è un fiore all’occhiello del costruttore transalpino. Secondo la Renault, infatti, questo dispositivo riesce unire tutto il relax di un classico automatico all’efficienza di un cambio manuale.

I ricordi passati di consumi elevati per le auto dotate di cambio automatico sono ormai un ricordo. Inoltre il sistema EDC ha anche la possibilità di essere utilizzato come cambio sequenziale con paddle al volante seppure nelle versioni più sportive della gamma, ovvero le RS.

Il cambio sequenziale, come detto, consente al guidatore di decidere quando effettuare il passaggio di marcia ed è quindi il dispositivo ideale per tutte quelle vetture che fanno della sportività il proprio marchio di fabbrica.

Cambio sequenziale BMW

Tra le Case in grado di creare vetture decisamente sportive c’è senza ombra di dubbio la BMW. Il costruttore tedesco ha affascinato milioni di automobilisti con le sue auto dotate di motori 6 cilindri in linea e trazione posteriore, e negli ultimi anni ha proposto sul mercato lo Steptronic.

Con questa denominazione è indicato il cambio sequenziale made in BMW dotato di convertitore di coppia. Il guidatore avrà la possibilità di scegliere se far fare tutto alla propria vettura, e quindi utilizzare il cambio automatico, oppure decidere lui quando effettuare il cambio marcia, e utilizzare i paddle posti dietro le razze del volante, per estrarre il massimo delle performance dal propulsore grazie alle 8 marce disponibili.

La Casa americana ha introdotto nei listini, come alternativa al cambio manuale, un dispositivo automatico denominato Powershift.

Questo è dotato di due frizioni a secco che innescano due cambi manuali accoppiati e robotizzati ed hanno compiti separati: la prima serve i rapporti dispari, mentre la seconda i rapporti pari.

Entrambe sono regolate da una centralina robotizzata che alterna automaticamente le marce analizzando la velocità del veicolo e la pressione sull’acceleratore: se la velocità aumenta, la marce salgono, viceversa, quando la velocità diminuisce, le marce scalano automaticamente.

Anche il sistema Powershift può essere utilizzato come cambio sequenzialelasciando scegliere al guidatore quando effettuare il passaggio di marcia, ma la rapidità di cambiata garantita dal doppia frizione potrebbe far propendere per un utilizzo prettamente automatico.

Le auto con cambio sequenziale sono ormai una presenza costante nei listini dei costruttori e non è più raro trovare per strada vetture dotate di questa tecnologia.

Spesso, tuttavia, si confonde la funzione di cambio sequenziale con quella propria del cambio automatico. In realtà la differenza tra le due modalità di funzionamento è netta e semplice da comprendere.

Le auto dotate di cambio automatico sono tutte quelle macchine nelle quali la funzione di passaggio di marcia è affidata esclusivamente al’elettronica, mentre nelle auto dotate di cambio sequenziale, nonostante la possibilità di sfruttare il cambio automatico, sarà il conducente che potrà decidere di attivare il cambio sequenziale a prendere lui il comando quando si tratterà di salire di rapporto o scalare di marcia neutralizzando così l’intervento della centralina della vettura.

Con entrambi i dispositivi, quindi, non sarà presente il pedale della frizione, ma in una vettura dotata di cambio sequenziale sarà il guidatore a scegliere a quale regime di rotazione del motore effettuare il cambio marcia ottimale.

Pubblicato il 5 February 2020
Condividi