Un giro del Vecchio Continente realizzato per dimostrare che i carburanti rinnovabili sono il futuro. È l’idea (diventata realtà) di un gruppo di aziende della mobilità e dell’energia quali Bosch, Eni, Iveco e BMW.
Tutto è partito da Madrid a marzo, direzione Bruxelles. Nel mezzo, una serie di tappe in cui le auto e i truck col logo “Tour d’Europe” si sono fermati per lanciare il loro messaggio di sostenibilità.
La tappa italiana di Bosch, BMW, Iveco ed Eni
In Italia, l’iniziativa è arrivata lo scorso 6 maggio, fermandosi a Torino. Il capoluogo piemontese è stato scelto tra le città dello stivale come “capitale dell’auto”.
L’eventosi è sviluppato in due momenti distinti: nella sede torinese di Bosch e a seguire nel rinnovato spazio ENI di via Botticelli a due passi dai nodi autostradali verso Milano e verso l’Europa (via Svizzera o Francia).
Il giro d'Europa in auto di Bosch: "L'UE consideri i biocarburanti" 2
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Il giro d'Europa in auto di Bosch: "L'UE consideri i biocarburanti" 1
La tappa italiana serve a dimostrare come il Belpaese continui ad avere un peso notevole nella diffusione dei biocarburanti. Solo nel 2024, infatti, sono state prodotte 1,3 milioni di tonnellate, con una capacità di oltre il doppio e una previsione di 5 milioni di tonnellate nei prossimi anni.
L’appello all’UE
Si tratta di tasselli importanti nel raggiungimento della nautralità climatica entro il 2050, tra gli obettivi dell’agenda green dell’Unione Europea. E il Tour d’Europe vuole proprio sollecitare la politica a Bruxelles che, spiegano gli organizzatori, non ha tenuto in considerazione il valore dei carburanti rinnovabili.
Tra i partner dell’evento c’è Bosch, che ha messo a punto il sistema Digital Fuel Twin. Si tratta di una soluzione basata su cloud per il tracciamento puntuale e 100% digitale sulle emissioni delle flotte dei veicoli.
“Le auto e i camion del Tour d’Europa sono dotati di un software aggiuntivo, il “Digital Fuel Twin” (DFT), che certificherà l’uso di carburanti rinnovabili e la conseguente riduzione delle emissioni di CO2” ha spiegato Luca Gastaldo (Sales Manager Connected Services Bosch Nobility).
Grazie a questa tecnologia, le aziende e gli utenti ricevono informazioni affidabili e certificate sull’impronta di CO2 per litro dei loro veicoli. La speranza, spiegata dagli stakeholder del Tour d’Europe in una nota, è spiegare come non solo l’elettrico, ma anche i biocarburanti possano aiutare a raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione delle istituzioni europee.