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Auto divenute icona: Lancia Delta

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Pubblicato il 17 October 2023
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La Lancia Delta non è soltanto una delle auto più iconiche del marchio italiano, ma anche una delle più note nella storia dell’auto

La Lancia Delta è un mito, una leggenda. È l’ultimo modello dell’azienda torinese che è riuscito nell’impresa di entrare nel cuore degli appassionati, non solo di Lancia. La Delta ha avuto varie vite: si parte dalla prima nel 1911, per arrivare all’ultima versione lanciata nel 2008, passando per la seconda serie venduta dal 1993; ma il mito e la leggenda riguardano solo ed esclusivamente la versione prodotta dal 1979 fino al 1993. Un’auto capace di conquistare sei mondiali rally Costruttori e quattro Piloti fra il 1987 e il 1992. Numeri incredibili, al punto che le generazioni successive non hanno saputo raccogliere l’eredità, sia per il minor fascino del modello stradale, sia per la mancanza della spinta data dai trionfi sportivi.

Le vittorie nei rally delle mitiche Delta Integrale 8 e 16 valvole ed Evoluzione sono fondamentali per l’immagine della vettura, ma da sole non possono essere sufficienti a convincere più di 500.000 automobilisti a scegliere la compatta torinese: uno dei segreti del successo commerciale è il design firmato dal grandissimo Giorgetto Giugiaro, che pochi anni prima aveva “partorito” un altro modello iconico come la Volkswagen Golf. C’è anche un altro fattore che contribuisce a rendere così amata la Delta prodotta dal 1979: rispetto ad altre auto che hanno trionfato nei rally, come la Lancia Stratos e la Lancia 037, nasce come una comune berlina compatta stradale e proprio l’origine popolare ha aiutato ad avvicinarla al pubblico, letteralmente conquistato dai successi nei rally e, successivamente, dalle versioni sportive stradali della Delta.

Motori collaudati e rifiniture tipiche delle Lancia

La Delta che esordisce nel 1979 ha la base meccanica che Fiat usa già da metà anni ’70, con motore anteriore trasversale, trazione anteriore e avantreno McPherson. I propulsori 1.300 da 75 CV e 1.500 da 85 CV sono gli stessi della Fiat Ritmo, ma aggiornati in alcuni dettagli e potenziati leggermente. All’interno dell’abitacolo viene confermato lo stile Lancia, anche se con forme e colori a volte azzardati, come il velluto grigio-bianco o marrone-avorio quadrettato di pannelli, sedili e cielo dell’auto. La plancia è un tripudio della tecnologia tipica di quel periodo, messa in evidenza da vari tasti e luci che colorano l’abitacolo.

Auto divenute icona: Lancia Delta 1

Nel 1985 arriva il “mostro” Delta S4

La S4 è il sogno proibito di milioni di automobilisti, anche se della Delta ha soltanto il nome e poco più: viene prodotta in soli 200 esemplari al fine di ricevere l’omologazione per poter gareggiare nei rally mondiali. Il motore, piazzato nella parte posteriore, è in grado di tirare fuori 250 CV in versione stradale e fino a più di 600 in quella da gara, da una cilindrata di 1,8 litri; merito di un compressore volumetrico e una turbina che lavorano in sequenza. La trazione integrale sfrutta al massimo questa potenza, al punto che le vetture di Gruppo B sono praticamente indomabili e troppo pericolose e vengono escluse dal regolamento.

Auto divenute icona: Lancia Delta 2

L’anno successivo è la volta della Delta integrale

Una versione a trazione integrale permanente con motori turbo è nei progetti della Lancia fin dal 1981 e trova sbocco nel 1986 con la nascita della Delta HF 4WD. La nuova vettura è spinta dallo stesso 2.0 turbo da 165 CV della Lancia Thema e della Fiat Croma Turbo i.e., mentre la trazione sulle quattro ruote motrici è controllata da un giunto viscoso centrale e da un differenziale autobloccante Torsen al retrotreno.

Lo sviluppo non si ferma qua e nel 1987 la 4WD viene sostituita da una versione che rispetta le nuove norme del Mondiale, con carreggiate allargate e il motore potenziato fino a 185 CV. Nel 1991 è la volta della Delta Evoluzione, chiamata affettuosamente Deltona dagli appassionati, che sarà prodotta fino al 1995 grazie anche a versioni speciali come la Martini Racing: il motore arriva subito a 210 CV; mentre nel 1993 i passaruota diventano ancora più larghi.

Auto divenute icona: Lancia Delta 3

Nel 1993 inizia il declino con la seconda generazione

La nuova Delta è sviluppata sulla base meccanica della Fiat Tipo, è sempre una compatta a due volumi, ma non riesce minimamente a ripetere il successo della prima generazione. A promuovere la nuova auto non ci sono più i trionfi nelle corse e manca anche una versione stradale sportiva in grado di accendere i cuori degli appassionati, come il modello precedente: la HF a trazione anteriore da 186 CV, diventati poco dopo 193, non ha niente in comune con la Delta Integrale ed Evoluzione. La seconda generazione esce mestamente dai listini nel 2000, senza essere rimpiazzata, con meno di 150.000 unità prodotte.

Lancia Delta
Lancia Delta

Con la terza generazione cala il sipario sulla Delta

Dal 1999 la Lancia non ha vetture nel segmento C e decide di porre rimedio a questa situazione nel 2008 con la terza generazione della Delta, che viene sviluppata sulla base meccanica della Bravo, con distanza allungata fra le ruote. Ha un design al passo coi tempi e garantisce una buona abitabilità: secondo i vertici aziendali sarebbe dovuta essere l’auto del rilancio, ma nella realtà dei fatti vende poco in Italia e pochissimo nel resto d’Europa, penalizzata dalle concorrenti giapponesi e tedesche più che da demeriti propri.

Pubblicato il 17 October 2023
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