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Fabbrica Citroen: dove nascono i modelli del Double Chevron

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Pubblicato il 27 April 2023
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Vigo è uno degli stabilimenti più antichi di Citroen. Qui è nata la 2CV e ad oggi la produzione è molto focalizzata sui modelli a batteria

Lo stabilimento Citroen di Vigo, nel nord-ovest della Spagna, è stato costruito nel 1958 per aggirare le limitazioni all’export di auto all’estero. Questo sito, insieme agli altri nati fuori dai confini nazionali, ricopre un’importanza strategica per i colossi dell’automotive che si sono costituiti in questi anni. La fabbrica situata in Galizia, al confine con il Portogallo, è uno dei tre impianti di proprietà Stellantis in Spagna, assieme a quelli di Madrid e Saragozza ed è impegnato nella produzione dei veicoli commerciali e multispazio compatti del gruppo, tra i primi a mettere a listino varianti a batteria. L’impianto occupa una superficie complessiva di 663.876 metri quadrati e dà lavoro a 6.500 dipendenti, per una capacità produttiva di 2.250 veicoli al giorno, 406.000 l’anno, con un potenziale massimo di 547.000 veicoli l’anno.

La nascita dopo la seconda guerra mondiale

Alla fine del secondo conflitto mondiale Citroen decide di puntare sul mercato spagnolo, in crescita economica e con l’obiettivo della motorizzazione di massa, come dimostra la nascita della prima grande azienda locale, la Seat, fondata nel 1950. Per aggirare le barriere doganali bisogna creare uno stabilimento in Spagna e produrre in loco: nella primavera del 1958 apre la Citroen Hispania in località Balaidos a Vigo, che inizialmente occupa vecchi magazzini nei quali lavorano un centinaio di addetti. La scelta della città galiziana è dovuta alla presenza della cosiddetta Zona Franca e di un porto commerciale molto attivo.

Fabbrica Citroen: dove nascono i modelli del Double Chevron

L’esordio con i veicoli commerciali

All’inizio le risorse a disposizione sono limitate e, di conseguenza, i tempi di lavorazione molto lenti. La produzione parte con veicoli commerciali, la furgonetta AZU su base Citroen 2CV: il primo lotto è di sole 25 unità, destinate al Marocco, e ci vuole un mese per ultimarlo, mentre la produzione annuale si ferma a 400 veicoli. In contemporanea prende il via la costruzione dello stabilimento vero e proprio, portato a termine grazie all’acquisto di una serie di terreni agricoli per una superficie complessiva di 400.000 metri quadrati, che verrà inaugurato nell’agosto del 1959. A fine anno inizia anche l’assemblaggio della 2CV e la produzione arriva a 1.700 unità; mentre l’anno successivo sale a 3.600 con 500 lavoratori impiegati.

La produzione dei primi anni si limita a 2CV, AZU e al furgoncino Type-H; poi l’area viene allargata fino al superamento di 600.000 metri quadrati, dei quali 70.000 coperti da edifici, più o meno la superficie attuale. Alla fine degli anni ’60 arriva una prima flessione, per colpa della diminuzione della domanda sul mercato nazionale e l’aumento della concorrenza. Citroen fa partire anche a Vigo la produzione di Mehari e Dyane e in un secondo momento della GS per allargare l’offerta. La decisione dà i propri frutti: la casa francese resiste anche alla successiva crisi petrolifera di inizio anni ’70 in parte grazie alla relativa economia, anche nei consumi, delle proprie vetture.

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L’entrata in PSA

Nel 1975 Vigo riprende il percorso di crescita con 6.000 addetti e 110.000 vetture costruite dal momento della fondazione e arriva Peugeot. Citroen viene acquistata dai connazionali ed entra nel nuovo Gruppo Psa, che sposta in Spagna anche l’assemblaggio di modelli con il marchio del Leone. Il primo, a partire dal 1977, è Peugeot 504, una delle vetture più vendute di sempre per la casa di Sochaux, a cui segue 505. La fabbrica viene aggiornata con vari macchinari, tra cui una moderna linea di saldatura flessibile robotizzata, e produce modelli di segmenti molto diversi e di successo come le Citroen AX, BX e Visa e, dal 1984, il furgoncino leggero C15 rimasto in produzione fino al 2005 per oltre 1.180.000 di unità in totale. A Vigo vengono curati anche progettazione e sviluppo, cosa che permette allo stabilimento di diventare centro di competenza per i commerciali leggeri.

Da metà anni ’90 inizia la produzione anche dei più moderni “gemelli” Partner e Berlingo, anche nelle varianti multispazio, che superano i due milioni di unità prodotte. Il ricorso a processi produttivi e logistici più moderni accresce la flessibilità dello stabilimento, in grado di sfornare modelli di varie taglie e segmenti in volumi rilevanti, tra cui la Citroen ZX, costruita in più di mezzo milione di unità in sei anni, e le successive Xsara e Xsara Picasso, che ha inaugurato la fortunata saga delle monovolume. Nel 2002 Vigo raggiunge quota 476.000 veicoli in un anno, che lo rende l’impianto Psa più prolifico al mondo; mentre nel 2007, con 547.000 unità, segna il proprio record annuale e centra il primato tra tutti i siti produttivi di Spagna. Nel 2009 celebra i 10 milioni di veicoli prodotti dal 1958, che diventano 11 milioni nel 2012 e 12 milioni nel 2015.

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La svolta elettrica

Tra il 2014 e il 2018 lo stabilimento di Vigo si ammoderna con una serie di cambiamenti, come la rivoluzione della logistica e l’implementazione delle tecnologie digitali. Le logiche di distribuzione dei componenti alle postazioni di assemblaggio e la sinergia con i fornitori vengono riviste per correggere le procedure meno efficienti e vengono realizzati due nuovi magazzini logistici. Nel 2018 Psa acquisisce anche Opel e decide di incrementare ancora la presenza sul mercato dei veicoli commerciali leggeri, scelta rafforzata dalla successiva entrata in Stellantis, che assegna all’impianto spagnolo la produzione di Berlingo e Berlingo Van, Peugeot Partner e Rifter, Opel Combo Life e Combo Cargo più il Proace City, quarto “gemello” a marchio Toyota.

Dall’autunno 2021, Vigo vede l’inizio della produzione delle varianti elettriche da poco lanciate sul mercato, che non sono le prime vetture a batteria nate in questo stabilimento. Risale al 2019 la produzione del Suv Peugeot 2008 che dal 2020 vede anche la variante 100% elettrica e-2008 che, pur nascendo da una piattaforma differente, usa lo stesso powertrain dei piccoli commerciali. A fine 2021 Stellantis annuncia la nascita di un progetto, sostenuto anche dalla regione galiziana, per un investimento complessivo di 22 milioni di euro, con l’obiettivo di accelerare la trasformazione di Vigo in fabbrica digitalizzata e “green”, consolidando il proprio ruolo nella strategia del gruppo.

Pubblicato il 27 April 2023
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