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Fabbrica Skoda: dove nascono i modelli della Fraccia Alata

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Pubblicato il 30 March 2023
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Mlada BOleslav rappresenta la fabbrica Skoda per eccellenza. Operativa da oltre un secolo, è oggi uno dei fiori all’occhiello del costruttore

Mlada Boleslav è da più di un secolo sinonimo di motori e mezzi di trasporto. La cittadina della Repubblica Ceca, oltre all’impianto della Laurin&Klement, che poi è diventato Skoda, dove si producono auto dal 1905, ha ospitato anche la realizzazione del primo aereo prodotto nell’attuale Repubblica Ceca.

Il quartier generale di Skoda, oltre a essere la prima realtà industriale a livello nazionale, è anche una delle fabbriche maggiormente coinvolte nel piano strategico del gruppo Volkswagen, che ha acquisito Skoda negli anni ’90 del secolo scorso, facendone un marchio globale, nel passaggio all’era elettrica.

L’inizio con le biciclette

L’impianto risale al 1895, quando fu creato da Laurin&Klement per la produzione di biciclette e motociclette. La prima automobile arriva 10 anni dopo, con la struttura che già impiegava più di 350 addetti in poco meno di 10.000 metri quadrati. Una prima svolta si ha nel 1925, quando l’azienda viene acquisita dalla metallurgica Skoda che, alcuni anni prima, aveva avviato la costruzione di auto di lusso insieme a Hispano-Suiza, ma con poco successo.

Per la fabbrica di Mlada Boleslav è la prima conversione di una certa importanza: la produzione si espande ad auto medie e superiori con motori da 4 a 6 e anche 8 cilindri e viene impiegata una catena di montaggio di concezione moderna. A fine anni ’20 l’azienda decide di iniziare a sfornare anche vetture di fascia più bassa, la serie Popular, date le difficoltà incontrate nel mercato nazionale delle auto di prestigio.

Fabbrica Skoda: dove nascono i modelli della Fraccia Alata 1

Il secondo dopoguerra e l’arrivo di Volkswagen

Durante la seconda guerra mondiale, la fabbrica è stata convertita alla produzione di armi e successivamente danneggiata dai bombardamenti. Dopo la fine del conflitto, anche per merito degli operai, l’area è stata rimessa in funzione e, in poco tempo, è riuscita a riprendere la produzione di vetture. Da fine anni ’50 fino agli anni ’80, Mlada Boleslav ha sfornato tutti i modelli più importanti del marchio, come la prima Octavia, la 1100 MB a motore posteriore e la Favorit seguita dalla Felicia, primo modello uscito dopo l’entrata di Skoda nel gruppo Volkswagen, nel 1991.

Il gigante tedesco ha investito tanto nel complesso in Repubblica Ceca, costruendo un impianto completamente nuovo in cui nel 1996 è iniziata la produzione della nuova Octavia, primo modello interamente progettato dopo l’acquisizione; seguito da Fabia, Rapid e le loro eredi, fino alla compatta Scala e ai Suv compatti Karoq e Kamiq. Nello stabilimento oggi lavorano oltre 20.600 dipendenti.

Fabbrica Skoda: dove nascono i modelli della Fraccia Alata

Meno emissioni, grazie anche alla verniciatura

Due anni fa il complesso ha tagliato il traguardo delle 15 milioni di vetture prodotte dalla nascita del marchio. Ma non c’è solo la produzione: a Mlada Boleslav ci sono anche sede, quartier generale di Skoda, la più importante fabbrica di motori, il reparto per la produzione di carrozzerie e la fonderia. Tre anni fa è stato aggiunto un nuovo reparto verniciatura da 168.000 unità l’anno, che fa salire il volume di questo comparto a 812.000 carrozzerie l’anno. È costato quasi 215 milioni di euro e ha un sistema di trasporto e identificazione delle scocche che permette una lavorazione più precisa. Inoltre l’inserimento di robot più efficienti ha ridotto la quantità di vernice, rigorosamente ad acqua ad eccezione dello smalto, e i tempi di asciugatura abbassando del 20% il consumo energetico.

È un tassello del piano di riduzione delle emissioni di anidride carbonica che Skoda ha inserito nel programma Green Future, con l’obiettivo di “ripulire” produzione, prodotti e attività commerciali. Dai primi mesi del 2020, a Mlada Boleslav e nelle altre fabbriche, tutti gli imballaggi e i componenti usa e getta sono completamente riciclati o inceneriti. È l’inizio di un lento processo di transizione verso energie sostenibili, tra cui impianti fotovoltaici e biogas, che si completerà entro questo decennio. Anche la logistica è regolata dalle tecnologie 4.0: per esempio, l’app AI Optikon aiuta a disporre in modo ideale i pallet nei container, riducendone il numero e ottimizzando gli spostamenti con un risparmio di varie tonnellate di CO2 all’anno.

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Elettrico e tradizionale vanno a braccetto

Il complesso di Mlada Boleslav è uno dei primi e il primo in assoluto del marchio Skoda ad avviare la conversione alla produzione di batterie ad alto voltaggio, al ritmo iniziale di 4.000 l’anno, e di vetture elettriche. Lo stanziamento di 32 milioni di euro e il processo di formazione per circa 20.000 addetti sono stati i primi passi della transizione, che ha preso il via nel settembre di tre anni fa con la Skoda Enyaq iV. La cugina delle Volkswagen ID.3 e ID.4 è l’unica auto della nuova generazione elettrica che il gruppo Volkswagen produce fuori dalla Germania, regalando a Mlada Boleslav il titolo di unico impianto in cui vengono assemblati modelli sia sulla piattaforma elettrica Meb sia su quella generalista Mqb.

Pubblicato il 30 March 2023
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