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Case automobilistiche francesi: ecco i brand ed i modelli

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Pubblicato il 29 April 2019
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Renault, Peugeot e Citroen sono alcune delle case automobilistiche francesi diventate simbolo del mondo automotive: scopriamo insieme storia e modelli.

Parlare delle case automobilistiche francesi significa analizzare e ripercorrere la storia dell’automobilismo. I numerosi costruttori transalpini, infatti, hanno realizzato nel corso dei vari anni numerosi modelli di grandissimo successo e, in alcune occasioni, sono stati in grado di regalare agli amanti delle auto alcune tra le vetture più iconiche mai prodotte.

Le case automobilistiche francesi, inoltre, hanno segnato la storia dell’automotive non solo grazie a carrozzerie dalle forme senza tempo, ma anche grazie a soluzioni tecniche spesso rivelatesi all’avanguardia.

Auto francesi

Un tempo note al grande pubblico per il grande lusso e comfort su strada, le macchine francesi sono adesso apprezzate soprattutto nel segmento medio del mercato, quello dominato da utilitarie e berline. In questa fascia le case automobilistiche francesi continuano a fare la voce grossa grazie a modelli particolarmente riusciti ed in grado di farsi rispettare in settori di mercato decisamente affollati ed agguerriti.

Bugatti

Non sono soltanto i costruttori “generalisti” ad aver fatto la storia dell’automobilismo transalpino. Le case automobilistiche francesi, infatti, trovano l’apice della loro espressione in un marchio simbolo di lusso e sportività, Bugatti. Le radici di questa azienda risalgono alla volontà di Ettore Bugatti di realizzare automobili francesi dalle grandi prestazioni sportive.

Fondata nel 1903, l’azienda ha vissuto fortune alterne ed ha sfornato modelli entrati di diritto nell’immaginario collettivo. Nel 1998 è stata acquistata dal gruppo Volkswagen ed ha trovato nuova linfa grazie ai capitali tedeschi riuscendo a regalare al mondo hypercar da sogno come la Veyron o la Chiron, auto realizzate con cura artigianale ed in grado di superare la soglia dei 400 Km/h di velocità massima.

Se la Bugatti è la punta di diamante tra le case automobilistiche francesi, meritano cmq una grande considerazione anche costruttori “generalisti” come Peugeot, Renault e Citroen che hanno contribuito a scrivere pagine importanti della storia automotive grazie a modelli divenuti iconici ed entrati di diritto nell’immaginario collettivo di ogni appassionato delle quattro ruote.

Renault

Fondata nel 1898 dai fratelli Marcel e Fernand Renault, la casa della Losanga ha vissuto una storia travagliata soprattutto durante il periodo della seconda guerra mondiale. Terminato il conflitto, 16 gennaio 1945 la   è divenuta un’azienda pubblica, ma si è dovuta attendere sino agli anni 70 affinché il brand transalpino conquistasse il favore del pubblico con due modelli divenuti iconici, la Renault 4 e la Renault 5.

Quest’ultima ha segnato un decennio diventando uno dei modelli simbolo della Casa. Arrivata sul mercato nel 1972, ha subito ottenuto un grande successo di mercato grazie ad una linea piacevole, caratterizzata da grandi fari squadrati all’anteriore e da una inedita fanaleria a sviluppo verticale al posteriore.

Rimasta in listino sino al 1984, la Renault 5 ha colpito l’immaginario degli appassionati con la irriverente versione Turbo. La R5 Turbo era una piccola bomba dotata di motore 4 cilindri da 1.4 litri montato in posizione posteriore centrale, trazione posteriore, una potenza di ben 160 cavalli ed una velocità massima superiore ai 200 Km/h.

La Renault è riuscita a replicare il successo della R5 con altre due vetture che hanno subito conquistato ampie fette di mercato, la Supercinque e la Clio.

Proprio quest’ultima è divenuta un’auto simbolo tra le macchine francesi e di recente è stata presentata la quinta generazione dell’utilitaria Renault. Se gli esterni possono trarre in inganno, e far pensare ad un semplice restyling, la quinta serie della Clio è in realtà una vettura totalmente rinnovata.

Il frontale richiama il recente linguaggio stilistico della Casa e vede la presenza di grandi fari a LED con disegno a “C” ben integrati con la mascherina movimentata al cui centro spicca il grande logo Renault, mentre la fiancata riprende quanto visto nella precedente versione con forme morbide e sinuose.

Gli interni hanno beneficiato di un importante rinnovamento e presentano rivestimenti morbidi sulla plancia, sulle portiere e sulla console centrale. Moderno lo smart cockpit con doppio display per strumentazione e infotainment comprensivo di schermo verticale da 9,3”, mentre il quadro strumenti digitale è su display TFT da 7” o 10”.

Non è soltanto la Clio uno dei modelli che ha segnato la storia della Renault. Il costruttore transalpino si è messo in luce tra le case automobilistiche francesi anche per altri modelli iconici ed attualmente presenti in listino come l’Espace, la Scenic o la Megane, segnando per prima la strada con veicoli spesso innovativi ed in grado di creare nuove nicchie di mercato.

Peugeot

La Casa del Leone, oggi parte del gruppo PSA, ha legato il proprio nome alle competizioni sportive per spiccare tra le case automobilistiche francesi.

Vetture come l’indimenticabile Peugeot 205 Turbo 16 o la Peugeot 206 WRC hanno consentito al costruttore transalpino di conquistare numerosi allori iridati e sfruttare questi successi per la promozione dei propri modelli, ma la Peugeot, oltre al mondo dei rally, può vantare ben 3 vittorie alla prestigiosa 24 Ore di Le Mans nel 1992 e nel 1993 con la 905 e nel 2009 con la 908 HDi grazie alla quale riesce a sconfiggere la corazzata Audi.

Anche la Peugeot, così come la Renault, ha creato modelli iconici che hanno riscontrato un grande successo di mercato. La 205, ad esempio, ha consentito alla casa francese di lottare ad armi pari con gli altri costruttori ed imporsi nelle vendite registrando un successo senza precedenti con ben 5 milioni di esemplari venduti.

La sua erede, la Peugeot 206, ha raccolto con coraggio una eredità pesante ed anche in questo caso il riscontro del mercato è stato ottimo con numerosi milioni di esemplari venduti in tutto il mondo.

Gli anni 2000 hanno visto la Peugeot entrare con successo anche nell’affollato settore dei SUV e delle crossover realizzando modelli dal grande fascino, come la 3008 e la 5008, in grado di dare nuova luce alle automobili francesi in un periodo di turbolenze societarie risolto egregiamente dall’amministratore delegato Carlos Tavares.

Citroen

Nata nel 1919, e giunta al suo centenario, la Citroen può considerarsi una delle case automobilistiche francesi più innovative sia per quel che riguarda la ricerca tecnologica che per le modalità di comunicazione.

Il fondatore, André Citroen, è stato uno dei primi ad utilizzare la pubblicità per massificare le vendite della sua azienda ed accanto agli espedienti più tradizionali, sono rimaste impresse nella mente trovate pubblicitarie decisamente stravaganti come quella di scrivere il nome Citroen sulla Torre Eiffel grazie all’utilizzo di ben duecentomila lampadine collegate fra loro da cento chilometri di filo elettrico.

Tra le numerosissime macchine francesi realizzate dalla Citroen, due hanno segnato la storia della casa: la 2CV e la DS. La prima è rimasta in produzione per ben 42 anni diventando una vettura simbolo del movimento hippy così come il Maggiolino ed il Bulli, mentre la seconda ha consacrato la casa francese grazie ad una linea senza tempo ed inimitabile e soluzioni tecniche come le sospensioni idropneumatiche in grado di mantenere costante l’altezza da terra della vettura.

Dopo un periodo di crisi nel corso degli anni 70, concluso con l’ingresso nel gruppo PSA, la Citroen conosce un momento d’oro negli anni 2000 grazie al successo di modelli come la C3 che, nelle prime due versioni, richiamavano nel design alcuni dei dettagli che avevano reso popolare la 2CV.

La terza generazione dell’utilitaria francese, ha rivoluzionato il precedente look ponendosi sul mercato con un stile da SUV in miniatura che ha immediatamente riscontrato il gradimento del pubblico.

Nel 2014 la Citroen ha deciso di creare un brand premium da affiancare alla linea di modelli standard ed ha denominato questo marchio DS.

DS

L’arrivo sul mercato, nel 2010, della Citroen DS3 ha fatto capire alla Casa francese di potersi inserire nel segmento premium con modelli dal design ricercato e dalle finiture di grande livello, e la conferma di poter lottare ad armi pari con i rivali è giunta con l’arrivo della DS4 e della DS5.

Dal 2014 il marchio DS Automobiles diviene ufficialmente un’entità autonoma ed al Salone di Ginevra del 2015 viene presentata la prima vettura a non recare più il marchio Citroen, la DS5, ma il successo di vendite delle vetture del brand non ha rispettato le aspettative della dirigenza.

Per questo motivo il management del brand DS ha deciso di virare verso il più profittevole settore dei SUV con la DS7 Crossback, crossover di medie dimensioni caratterizzato da un design estremamente ricercato ed un abitacolo rifinito con cura quasi artigianale.

Venturi

La nostra carrellata sulle case automobilistiche francesi si conclude con un marchio meno noto, Venturi. Fondata dagli ingegneri Claude Poiraud e Gerard Godfroy nel 1984, a seguito dell’acquisizione da parte del monegasco Gildo Pallanca Pastor 2001 ha la sua sede legale nel Principato di Monaco.

I primi due modelli prodotti dalla Venturi, la 200 Coupé e la 200 Spider, montavano inizialmente un 6 cilindri da 2.5 litri in grado di erogare 200 CV di potenza, ma il successo commerciale non è mai arrivato.

Altro modello della Venturi da ricordare nonostante le vendite modeste è la 300 Atlantique, in grado di raggiungere i 280 Km/h grazie ad una potenza di 281 CV. Rimase in produzione fino al 1998 con soli 57 esemplari venduti.

Il passaggio di proprietà avvenuto nel 2001 ha segnato una svolta per la Venturi. Il marchio, infatti, viene oggi utilizzato per commercializzare automobili sperimentali dotate di motori elettrici e dal 2014 partecipa con un proprio team al campionato mondiale di Formula E.

Pubblicato il 29 April 2019
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